Quanto costa il diritto a protestare? È questa la domanda che si stanno ponendo squadre e tifosi delle nazionali impegnate al Mondiale in Qatar, in particolare i giocatori pronti a esporre la famosa fascia arcobaleno, “One Love”, contro la repressione che il governo del Qatar esercita nei confronti di chi appartiene alla comunità LGBTQI+.
I nomi sono tanti e importanti, dal capitano della Germania Neuer fino al leader dell’Inghilterra, impegnata oggi contro l’Iran, Harry Kane, e quello del Galles Gareth Bale. C’era anche il leader dei Paesi Bassi Virgil van Dijk, ma secondo la stampa olandese avrebbe già deciso di fare un passo indietro. Da regolamento infatti i giocatori possono indossare solo abbigliamento ed equipaggiamenti ufficiali forniti dalla Fifa. L’esposizione di altro genere di accessori può essere punito con un cartellino giallo. Van Dijk, che nel pomeriggio debutterà contro il Senegal, aveva già dichiarato: “La prospettiva di cominciare una partita da ammonito non mi entusiasma”. Stamattina la decisione, complice la federazione olandese, di non indossare il simbolo della protesta. Lo riporta la Gazzetta
MUTU SUL CAMMINO DELLA FIORENTINA
Amichevoli di dicembre, la Fiorentina affronterà Mutu, amichevole contro il suo Rapid Bucarest