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Scugnizzo Viola: “La Fiorentina di Palladino: una macchina perfetta tra numeri storici e progettualità vincente”
Lo Scugnizzo Viola

Scugnizzo Viola: “La Fiorentina di Palladino: una macchina perfetta tra numeri storici e progettualità vincente”

Francesco Pistola

25 Novembre · 12:15

Aggiornamento: 25 Novembre 2024 · 12:15

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Con il 2-0 rifilato al Monza, la Fiorentina di Raffaele Palladino prosegue il suo straordinario momento di forma

Il pensiero post gara dell’irriverente Scugnizzo Viola

Con il 2-0 rifilato al Monza, la Fiorentina di Raffaele Palladino prosegue il suo straordinario momento di forma, consolidandosi come una delle squadre più in forma della Serie A. La settima vittoria consecutiva in campionato riporta i viola a un passo dal record storico del club, risalente al 1960, quando la squadra di Fulvio Bernardini collezionò otto successi consecutivi. Un filotto che non solo esalta il percorso recente, ma dà ulteriore valore ai nove risultati utili consecutivi conquistati, con la squadra che brilla sia in attacco sia in difesa.

Con 28 punti in 13 giornate, la Fiorentina ha sfiorato il primato storico di Cesare Prandelli (29 punti nella stagione 2005-2006), registrando un miglioramento netto rispetto alla passata stagione, con ben 8 punti in più in classifica nello stesso arco temporale. I numeri raccontano di una squadra solida e spettacolare: terzo miglior attacco e terza miglior difesa del campionato, con sei clean sheet (di cui cinque in trasferta). Il dato impressionante è la capacità di restare competitivi su ogni fronte, dimostrando equilibrio tattico e grande solidità mentale.

Il mercato di Daniele Pradè: visione e qualità

Dietro questo grande momento c’è il lavoro magistrale di Daniele Pradè, che ha costruito una rosa profonda e completa, capace di competere su più fronti. L’estate viola è stata caratterizzata da operazioni intelligenti e mirate, con un investimento netto contenuto ma incredibilmente efficace. Tra i volti nuovi spicca David de Gea, arrivato dalla lista svincolati, un colpo di grande esperienza e affidabilità. Le altre operazioni hanno confermato l’abilità di Pradè nel combinare giovani talenti e giocatori d’esperienza a basso costo:
Dodô, terzino acquistato per 15 milioni, si sta confermando un perno della retroguardia.
Gudmundsson, infortunato ma atteso al rientro, rappresenta un acquisto di qualità assoluta con un investimento ponderato (8 milioni per il prestito e 17 milioni per l’obbligo di riscatto).
• Giovani italiani come Ranieri, Comuzzo e Colpani dimostrano il valore della politica di crescita interna e scouting mirato.
• I prestiti con diritto di riscatto (Adli, Bove, Gosens, Cataldi e lo stesso Colpani) offrono flessibilità economica e prospettive future.
• Il colpo Moise Kean, a 13 milioni, è un segnale della volontà di alzare l’asticella in attacco, mentre Lucas Beltrán rappresenta un’alternativa di grande prospettiva.

In totale, i viola hanno speso 29 milioni di euro in estate, cifra che potrebbe salire a 94 milioni con tutti i riscatti, a fronte di 51 milioni incassati, anche grazie alla cessione di Nico Gonzalez. Si può essere a un punto dal primo posto spendendo “solo” 43 milioni netti: un risultato straordinario che testimonia la competenza e la lungimiranza di Pradè.

Un progetto tecnico di alto livello

Raffaele Palladino si è dimostrato il vero valore aggiunto. La sua capacità di gestire la rosa e di far sentire ogni giocatore parte integrante del progetto ha ridato fiducia a elementi che sembravano fuori dai piani della società. Emblematica la gara contro il Como: i cinque subentrati – Sottil, autore dell’assist del 2-0, Pongračić, Quarta, Ikoné e Kayode – hanno fornito un apporto concreto, confermando la bontà del lavoro dell’allenatore. Nessuno è lasciato indietro: Palladino coinvolge tutti, creando un gruppo coeso e motivato.

Giocatori come Ranieri e Comuzzo, cresciuti nel settore giovanile, rappresentano la continuità di un progetto che guarda al futuro, mentre i nuovi innesti si sono subito integrati in un sistema che esalta le qualità individuali al servizio del collettivo.

I prossimi impegni: tra Europa e Serie A

La Fiorentina non avrà tempo per rilassarsi, con un calendario fitto e impegnativo. Il 28 novembre affronterà il Pafos in Conference League, una gara cruciale per consolidare il percorso europeo. Seguiranno la sfida al vertice contro l’Inter (1 dicembre) e gli scontri con Empoli (4 dicembre) e Cagliari (8 dicembre), prima di tornare in Europa contro il LASK il 12 dicembre. Un tour de force che richiederà massima concentrazione e il contributo di tutta la rosa.

Un pensiero a Rocco Commisso

Non si può chiudere questo editoriale senza ringraziare il patron Rocco Commisso, il cui impegno economico e la visione strategica hanno riportato la Fiorentina ai vertici del calcio italiano. Dall’investimento sulle infrastrutture al supporto costante alla squadra, il presidente ha dato continuità a un progetto ambizioso, che oggi raccoglie i frutti del lavoro svolto.

La Fiorentina vola, e con essa vola il sogno di una città intera. Sotto la guida di Palladino e con la sapiente regia di Pradè, i viola sono tornati protagonisti. Il futuro sorride, e Firenze sogna in grande.

FACITEME SUNNA’ UAGLIU’

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