Fiorentina-Venezia 0-0: Luci e ombre, ma soprattutto ombre sul futuro viola
Un altro pareggio senza reti per la Fiorentina, che contro il Venezia non è riuscita a trovare il gol, lasciando i tifosi con l’ennesima delusione. Se da un lato si sono visti piccoli miglioramenti rispetto alle ultime uscite, l’impressione generale è che la squadra non sia ancora al massimo della condizione, soprattutto sul piano del gioco. Il tanto sbandierato impianto di gioco del nuovo tecnico, Palladino, fatica a decollare, e la Fiorentina sembra lontana dalla squadra ambiziosa che tutti speravamo di vedere.
Eppure, qualcuno si è distinto. Tra i migliori in campo, spiccano sicuramente Dodo, instancabile sulla fascia, e il nuovo arrivato Richardson, che ha mostrato un’ottima grinta e un buon impatto con la squadra. Non a caso, è stato proprio lui l’unico a impensierire davvero il portiere del Venezia con un paio di tentativi che avrebbero potuto cambiare il volto della partita. Ma si sa, una rondine non fa primavera, e questa Fiorentina ha ancora troppe lacune per potersi dire pronta.
Il Mercato? Un disastro annunciato
A tre giorni dalla chiusura del mercato, la Fiorentina non ha ancora completato la rosa. È inaccettabile, francamente. Mancano all’appello almeno tre giocatori, e la società sembra incapace di muoversi con la rapidità necessaria per chiudere gli acquisti. Che cosa sta aspettando la dirigenza? Forse la deadline del mercato per cercare di strappare qualche giocatore in saldo?
Oggi è in arrivo Adli, giocatore completo, ma qualora lo stesso escludesse Amrabat potremmo dirci soddisfatti?
Mentre altrove si agisce con decisione, noi restiamo a guardare. Prendiamo ad esempio l’Atalanta. Appena si è infortunato Scamacca, hanno subito chiuso per Retegui, senza esitare. E non è tutto: hanno comprato Samardzic addirittura prima di cedere Koopmeiners. E noi, invece? Restiamo inerti, senza una strategia chiara e, cosa ancora più grave, senza dare a Palladino una rosa adeguata per affrontare una stagione che si preannuncia impegnativa. Altro che ambizione!
Ambizioni da decimo posto
A questo punto, è lecito chiedersi: dove sono le ambizioni di cui tanto parlava la società? Perché, al momento, questa squadra sembra costruita per ambire al massimo a un decimo posto, e nulla più. Giovedì 29 agosto, affronteremo la Puskas Academy per il ritorno dei playoff di Conference League. E, qualora dovessimo passare il turno, questa rosa è davvero pronta per affrontare più impegni settimanali? La risposta, a malincuore, sembra essere negativa.
In questo contesto, non può che sorgere il dubbio: forse Rocco Commisso sta pian piano deponendo le armi? La gestione della società negli ultimi tempi sembra essere caratterizzata da una preoccupante svogliatezza, e viene da chiedersi se non sia giunto il momento di farsi da parte. La Fiorentina merita una proprietà che dimostri realmente ambizione, non solo a parole, ma nei fatti.
Il miglior augurio? Il cambiamento
Da tifoso, auguro ovviamente il meglio alla mia Fiorentina. Ma, con tono sarcastico, non posso fare a meno di notare che la “grande ambizione” tanto sbandierata finora ha prodotto ben poco. Speriamo che nei prossimi giorni qualcosa cambi, che ci siano finalmente movimenti significativi sul mercato e che Palladino possa avere a disposizione una rosa all’altezza della situazione. Ma il tempo stringe, e il rischio di rimanere intrappolati nella mediocrità è dietro l’angolo.
Chesta squadra a facite o nun a facite?
Lo Scugnizzo Viola
Stai a vedere che vendono anche Amrabat?