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Scugnizzo Viola: “Kean ha più intesa con Beltran. Guðmundsson è il vero problema della Fiorentina?”
Lo Scugnizzo Viola

Scugnizzo Viola: “Kean ha più intesa con Beltran. Guðmundsson è il vero problema della Fiorentina?”

Francesco Pistola

15 Gennaio · 15:11

Aggiornamento: 15 Gennaio 2025 · 15:11

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E' sotto gli occhi di tutti l'intesa tra Kean e Beltran. Guðmundsson appare svogliato e senza verve. Qual è il vero problema dei viola?

Il pensiero post gara dell’irriverente Scugnizzo Viola

Il triangolo Kean, Beltran, Guðmundsson

E’ innegabile la differenza che si vede quando giocano Kean e Beltran e quando invece subentra Guðmundsson. I primi due hanno continui gesti di intesa e pochissime reciproche imprecazioni. Quando Kean gioca con Guðmundsson e non gli viene passata la palla, impreca seppur delicatamente, ma impreca. Roba che con Beltran non si vede.

All’intervallo di Monza Fiorentina, appena entrato Beltran, Kean gli si è avvicinato ed ha avuto un gesto di intesa con l’argentino, che da quel momento in poi lo ha sempre cercato, a volte sbagliando anche, come quando verso il 70 aveva liberissimo Sottil a destra ed ha preferito Kean che era invischiato in mezzo a tre maglie rosse.

I mal di pancia

Le parole di Pradè a fine partita sono un dato importante, ed io penso che erano riferite senz’altro a Guðmundsson. Chi può avere il mal di pancia in questo momento? Pongracic? Mandragora? Kayode? Questi ultimi tre non erano presenti nel match contro i lancieri, pertanto si possono prendere ad esempio solo i giocatori scesi in campo, e tra questi se restringiamo il cerchio è inevitabile puntare gli occhi sull’islandese.

Cosa sia successo a Guðmundsson non lo sparemo mai, o meglio qualche voce c’è ma preferisco non riportarla, del resto mica faccio il giornalista. Quello che è chiaro però a tutti e che tolto l’islandese, nello spogliatoio e nella società Fiorentina qualche problema dovrà pu esserci.

E’ inutile giocare a nascondino. Quanto meno c’è un problema di comunicazione, tant’è che ognuno dice quello che gli pare.

Palladino dice che Pradè deve occuparsi del mercato, Pradè dice che si può giocare anche a 4 dietro e che vanno riviste alcune cose, Ranieri dice che ad oggi qualcosa non va, perchè prima arrivavano tutti prima sul pallone e difendevano tutti insieme.

Poi se affidiamo le nostre orecchie a tutti i palinsesti di programmi sulla Fiorentina  e su tutte le testate giornalistiche, non ne usciamo più. Ho letto addirittura che De Gea e Quarta non hanno mandato giù il fatto che Biraghi non giocasse, roba da circo equestre.

Quello che è vero e che dopo la partita con l’Inter qualcosa si è rotto. Sconfitta in coppa Italia con l’Empoli, sconfitta con il Bologna, sconfitta con l’Udinese, pareggio con la seconda squadra di Torino, sconfitta con il Napoli e in ultimo sconfitta con il monza. In sostanza nell’ultime sei partite di serie A la Fiorentina ha racimolato solo 4 punti.

Se si pensa al giorne di andata questi dati fanno rabbrividire!

Analizziamo adesso insieme punto per punto i drammi in casa viola.

Fiorentina, un momento di crisi tra campo, mercato e voci di tensione interna

Le ultime sei giornate di campionato hanno rappresentato un brusco stop per la Fiorentina, che sta vivendo un momento di crisi sia nei risultati che nella gestione della squadra. Solo un punto conquistato nelle ultime partite, con prestazioni lontane dalla brillantezza mostrata a inizio stagione, ha generato delusione tra i tifosi e acceso i riflettori sui problemi della squadra. La Viola, che fino a poche settimane fa era stabilmente nelle zone alte della classifica, oggi fatica a trovare gioco, solidità e risultati, vedendo il suo sesto posto sempre più in bilico.

Le tensioni interne: voci di frattura tra Pradè e Palladino

Tra le difficoltà in campo, si aggiungono le indiscrezioni riguardanti tensioni tra il direttore sportivo Daniele Pradè e l’allenatore Raffaele Palladino. Sebbene inizialmente considerate mere speculazioni, alcune dichiarazioni recenti sembrano confermare un clima di malumore all’interno della società. Pradè ha lasciato intendere che ci siano problemi legati alla gestione del gruppo, parlando di una “mancanza di equilibrio” che sta influenzando negativamente il rendimento della squadra. Tuttavia, il direttore generale della Fiorentina ha smentito categoricamente qualsiasi frizione con Palladino, definendolo una figura centrale per il progetto. Nonostante ciò, il momento critico alimenta inevitabilmente discussioni sul futuro della guida tecnica.

Un mercato sottotono e il problema a centrocampo

Sul fronte del mercato, la Fiorentina non è riuscita ancora a trovare le soluzioni necessarie per rinforzare una rosa che mostra evidenti limiti, soprattutto a centrocampo. L’unico arrivo finora è stato quello di Michael Folorunsho, centrocampista proveniente dal Napoli, che dovrà rapidamente ambientarsi per colmare le lacune emerse negli ultimi tempi. Tuttavia, l’infortunio di Edoardo Bove ha aggravato la situazione, lasciando il reparto mediano con poche alternative valide e limitando ulteriormente la capacità della squadra di gestire il gioco e supportare l’attacco.

Il club si trova ora nella posizione di dover intervenire con decisione nelle prossime settimane, sia per dare una scossa all’ambiente sia per mettere a disposizione di Palladino una rosa all’altezza degli obiettivi stagionali. L’eventuale arrivo di un altro centrocampista esperto ed un vice Kean, potrebbe rappresentare una svolta decisiva per ripristinare equilibrio e dinamismo.

Uno scivolone transitorio?

Nonostante il momento difficile, è doveroso mantenere la fiducia. La Fiorentina ha dimostrato in passato di avere le qualità per superare momenti complessi e risalire la china. La speranza è che questa crisi sia solo un passaggio temporaneo e che la squadra, con l’impegno della dirigenza, dello staff tecnico e dei giocatori, possa ritrovare presto la strada giusta. I tifosi sognano di rivedere la Viola cavalcare la classifica come fatto fino a qualche mese fa, regalando nuovamente emozioni e soddisfazioni. L’obiettivo è tornare protagonisti, perché Firenze e la sua squadra meritano un posto tra le grandi del calcio italiano.

RAFE’, DANIE’ FACITE PACE!!!

Lo Scugnizzo Viola

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