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Scugnizzo Viola: “Empoli-Fiorentina: Il Nulla Perfetto. E Palladino Nasconde la Polvere Sotto il Tappeto”
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Scugnizzo Viola: “Empoli-Fiorentina: Il Nulla Perfetto. E Palladino Nasconde la Polvere Sotto il Tappeto”

Francesco Pistola

30 Settembre · 13:28

Aggiornamento: 30 Settembre 2024 · 13:28

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Palladino è davvero l’uomo giusto per questa Fiorentina? Dopo sei giornate, la squadra non ha ancora trovato una propria identità

Sala stampa: Palladino dice una cosa, Kouame un’altra. Ma durante la settimana si parlano almeno?

Un 0-0 insipido, un’altra occasione persa, e la Fiorentina continua a fluttuare in un limbo fatto di dubbi e confusione tattica. Il pareggio a reti inviolate contro un Empoli in difficoltà è l’ennesima dimostrazione di un malessere profondo, non solo nella squadra ma anche nella sua gestione. Le parole post-partita di Raffaele Palladino suonano come una difesa stanca e disconnessa dalla realtà. “L’attacco ha funzionato bene”, ha detto l’allenatore. Ma in quale dimensione parallela la sua squadra ha impensierito il portiere avversario? La Fiorentina non ha mai realmente messo in difficoltà l’Empoli. E il tecnico sembra continuare a coprire le evidenti falle con dichiarazioni che lasciano il tempo che trovano.

Ma è qui che emerge il contrasto più interessante: mentre Palladino si aggrappa disperatamente all’illusione di un reparto offensivo efficiente, Christian Kouame, nel post-partita, ha sparato a zero sui nuovi acquisti, accusandoli di non passargli la palla. Uno strappo che va ben oltre il campo. Kouame, anziché lavare i panni sporchi in famiglia, ha preferito lamentarsi davanti alle telecamere, mancando di rispetto non solo ai suoi compagni ma anche allo stesso Palladino. Questo sfogo pubblico, figlio della frustrazione, non è accettabile. Che lo dicesse in allenamento, a porte chiuse, non davanti ai giornalisti. Un segno evidente che qualcosa, nello spogliatoio della Fiorentina, sta andando storto.

I dati parlano chiaro: la Fiorentina è ultima per punti raccolti nei primi tempi, con appena due miseri punti guadagnati. In questo campionato è andata sotto in 4 gare su 7 e in tutte le occasioni in cui non è andata sotto, è finita 0-0. Nei secondi tempi, la squadra sembra riprendere vita, non ha mai preso un gol e probabilmente è una delle migliori in questa classifica. Ma questa capacità di difendere il risultato nella ripresa non può nascondere il dramma dei primi 45 minuti: la Fiorentina è una squadra spaccata in due, che o difende o attacca, ma mai le due cose insieme. Una fragilità imbarazzante per una squadra che dovrebbe ambire a ben altri obiettivi.

Il vero problema, però, è la visione tattica di Palladino. Se da un lato la difesa a quattro garantisce più copertura, dall’altro limita inevitabilmente giocatori come Robin Gosens, che si trovano a fare un lavoro troppo difensivo e poco propositivo. La mancanza di equilibrio tra i reparti è palese, e Palladino sembra non avere le idee chiare su come risolvere la situazione.

E qui emerge la vera domanda: Palladino è davvero l’uomo giusto per questa Fiorentina? Dopo sei giornate, la squadra non ha ancora trovato una propria identità. La differenza con Vincenzo Italiano è netta. Italiano, nonostante i suoi alti e bassi, godeva sempre del supporto della società e del DS. Palladino, invece, sembra essere stato lasciato solo, senza quella rete di protezione che permetterebbe di lavorare con serenità. Un segnale di quanto, forse, la proprietà non abbia piena fiducia in lui.

Un altro punto oscuro nella gestione Palladino è la scelta di lasciare fuori sistematicamente giocatori come Beltran, acquistato per ben 27 milioni di euro e mai realmente utilizzato, o Kayode, giovane promettente in rampa di lancio. E che dire di Parisi, arrivato lo scorso anno per 11 milioni di euro, ma ormai relegato ai margini? Scelte inspiegabili che, inevitabilmente, fanno pensare che Palladino non sia pronto per gestire una squadra con queste ambizioni.

La partita di Conference League di giovedì prossimo potrebbe essere una buona occasione per vedere in campo alcuni volti poco utilizzati in questo inizio di stagione: Parisi, Kayode, Beltran, Richardson, Moreno e Adli meritano spazio e potrebbero dare quel contributo che finora è mancato. Ma ci si chiede se Palladino avrà il coraggio di fare delle scelte diverse, di dare una sterzata alla sua gestione, o se continuerà a navigare a vista, come ha fatto finora.

La verità è che la Fiorentina sembra essere una squadra migliore di quella dello scorso anno, ma non riesce a esprimersi al meglio. E questo porta a chiedersi se l’allenatore scelto non fosse pronto per un compito del genere. Palladino deve dare una svolta alla sua carriera e alla Fiorentina, e lo deve fare subito. I fantasmi di allenatori come Tudor, Sarri e qualcun altro già aleggiano su Bagno a Ripoli. E in una piazza esigente come Firenze, il tempo sta per scadere.

DON RAFFAE’, PER IL MOMENTO SIETE UNA DELUSIONE!

Scugnizzo Viola

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