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Labaro viola: il mondo viola minuto per minuto
Autogol all’andata, papera al ritorno. Dopo un cammino meraviglioso si fermano qui i nostri sogni
Lo Scugnizzo Viola

Autogol all’andata, papera al ritorno. Dopo un cammino meraviglioso si fermano qui i nostri sogni

Francesco Pistola

20 Aprile · 23:29

Aggiornamento: 21 Aprile 2022 · 11:40

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Pensiamo al campionato e accantoniamo questa partita

All’andata la seconda squadra di Torino non vide mai la palla, e noi producemmo un grande gioco. Solo i pali e le varie sfortune ci portarono a non segnare nemmeno un gol. Cuadrado invece con un cross sui piedi di Venuti, fece vincere la sua squadra allo scadere.

Oggi se Cabral sparisce dalla linea di porta, Torreira segna dopo due minuti e la partita sarebbe cambiata radicalmente. Ma purtroppo questo non è avvenuto. Avviene invece che Ikonè perde una palla facile, ed innesca una sorta di contropiede dove da un cross (si, ancora un cross) Dragowski fa un uscita a vuoto, credendo di essere in un campo di patate ad inseguire le farfalle, Biraghi invece di lasciarla andare la appoggia a Bernardeschi che fa il gol dell’ex ed esulta manco avesse vinto la Champions.

Ma se all’andata si è prodotto tantissimo, non si può dire la stessa cosa stasera. Con un centrocampo rattoppato come quello della seconda squadra di Torino di stasera, si poteva e si doveva fare meglio. Non ho nulla da ridire su Italiano, se ha fatto queste scelte avrà avuto le sue ragioni, ma i calciatori andati in campo non hanno mai seguito quello che lui aveva ordinato. Era una furia in panchina stasera, e chi può dargli torto?

Nel secondo tempo siamo riusciti a tirare pochissime volte. Ho visto un Ikonè in calo questa sera, io avrei fatto giocare Maleh da subito e magari Ikonè nel suo ruolo, ma come detto in precedenza il mister è Italiano e a me va bene così, tra l’altro c’è da dire che Ikonè ha giocato più volte in quella zona di campo nella sua carriera. Inutile ora continuare il gioco dei se e dei ma. Non piangiamoci più addosso e pensiamo al campionato che ancora lungo e pieno di speranze per l’Europa.

Ora tocca andare all’Arechi e distruggere la Salernitana, sfogare tutta la rabbia accumulata in questa partita e canalizzarla nel campionato. A me dispiace solo una cosa, avevamo fatto un cammino straordinario in questa coppa Italia. Avevamo vinto due partite (Atalanta e Napoli) in 10 uomini e negli ultimi minuti, quindi questo mi faceva ben sperare, ma così non è stato, Amen.

Jamme guagliù nun cià abbattimme, e sfunnamme o campionat!!!

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