La storia della Fiorentina è piena di giocatori che avevano ormai scelto di vestire la maglia viola, che avevano scelto la Fiorentina, la società era d’accordo nell’acquistarli ma poi, come spesso accade, tutto va storto per piccoli dettagli che fanno cambiare la storia delle cose. Queste tutte le storie nel dettaglio di coloro che, sebbene era tutto fatto, alla fine non hanno più calcato il campo delle Franchi con la maglia della Fiorentina addosso.
Salvatore Sirigu. L’attuale portiere del Siviglia lo scorso anno era una riserva di lusso al Psg, ma Sirigu era stufo di stare a guardare dalla panchina. Così si è messo sul mercato cercando il rilancio. La Fiorentina, con l’allora direttore sportivo Daniele Pradè, ha convinto il portiere italiano, contratto da un milione e mezzo a prestito con il club francese proprietario del cartellino. Peccato che qualche mese dopo Pradè non fu confermato nella dirigenza viola e tutto saltò. Storia analoga per un altro colpo sfumato e che vedremo più avanti.
Emanuel Mammana. Storia fresca fresca di fine gennaio. La Fiorentina attraverso viaggi continui di propri dirigenti convince il River Plate a cedere uno dei prospetti più importanti del panorama mondiale classe 96. In Argentina volano Rogg e Angeloni per mettere le firme e tornare per il famoso difensore chiesto con forza da Paulo Sousa. La notizia era stata data, Mammana è viola. Al momento delle firme però il club argentino alza il prezzo di due milioni e la Fiorentina si offende e si ritira dalla trattativa per volere di Andrea Della Valle. Il calciatore aveva letteralmente le valigie in mano e aveva preso tutte le sue cose dal centro sportivo del River. Per la cronaca, la Fiorentina aveva chiuso per 7 milioni e alla fine il River chiese 9.
Javier Mascherano. Qui la storia brucia tanto perché si tratta di un campione che sta facendo la storia del Barcellona. Il difensore argentino aveva deciso, dopo l’addio di Guardiola nel maggio 2012, di lasciare la Spagna per una nuova sfida che gli desse nuovi e diversi stimoli. Così iniziò la trattativa segreta tra Mascherano e la Fiorentina. Quando il calciatore argentino si convinse della sua nuova meta, tutto saltò clamorosamente, venne dato l’ordine da parte dei Della Valle di abbandonare la trattativa per costi troppo elevati. Daniele Pradè avvisò l’intermediario, che stava seguendo da vicino l’operazione, Bernardo Brovarone di annullare tutto. Mascherano aveva detto si, la Fiorentina aveva detto no alla chiusura di un’operazione vincente.
Andrea Barzagli. Il difensore è una delle storie più tristi di questa formazione. Barzagli, nato a Fiesole e tifoso viola, aveva accettato l’offerta viola. Al Palermo sarebbero dovuti andare 10 milioni mentre il calciatore aveva accettato la proposta di un contratto di 1,4 milioni a stagione per quattro anni. Era il 2008 e Corvino fece un grande colpo per la retroguardia gigliata. Ci fu anche una stretta di mano tra Barzagli e il ds Corvino a sigillare l’accordo. Poi il difensore fece saltare tutto perché il Wolfsburg offrì un contratto assai più alto, circa 2 milioni e mezzo a stagione. Barzagli mandò tutto all’aria, stretta di mano compresa, e si trasferì in Germania.
Arturo Vidal. Altra storia che lascia l’amaro in bocca perché si tratta di un centrocampista tra i più forti del mondo, attuale titolare del Bayern Monaco di Carlo Ancelotti ed ex campione d’Italia con la Juventus. Il centrocampista cileno era ormai preso e si recò a Firenze per visite mediche e la consueta firma. Vidal andò nella casa fiorentina di Pantaleo Corvino, direttore sportivo viola, ma proprio in quell’occasione il ds pugliese gli disse che avevano cambiato idea. Un retroscena dello scorso anno è che Vidal, appena arrivato al Bayern Monaco, ha fatto arrivare una sua maglia a Corvino con il biglietto “Al cazzone che si è fatto convincere per lasciarmi andare via”. La maglia regalata aveva appunto la scritta “Cazzone” al posto del nome.
Sergej Milinkovic Savic. Storia di cui ancora si parla a Firenze. Ma qui la società viola c’entra poco. Il centrocampista era arrivato a Firenze a luglio 2015, si era recato nella sede della Fiorentina per la firma sul contratto ma proprio al momento di firmare è scoppiato a piangere perché non più convinto della sua scelta soprattutto dopo la volontà della sua fidanzata di trasferirsi a Roma anziché a Firenze. Ancora ci sono le foto di Milinkovic allo stadio Franchi dopo il no al momento della firma in sede. L’esborso della società viola era stato di circa 10 milioni, soldi che poi tornarono nelle casse gigliate.
Marco Verratti. Storia nota che ha anche ricordato Vincenzo Montella qualche giorno fa a Milanello. Il talento italiano aveva accettato l’offerta dalla Fiorentina e aveva anche annunciato il desiderio di crescere alle spalle di Pizarro suo modello nel ruolo di regista, Daniele Pradè a sua volta aveva trovato l’accordo con il Pescara. Quando tutto sembrava essere chiuso è arrivato il Psg che ha fatto un offerta molto superiore a quella viola. A quel punto il Pescara scelse il club francese per ragioni economiche.
Antonio Conte. Retroscena raccontato direttamente da Claudio Ranieri solo qualche mese fa. Il centrocampista della Juventus stava passando un periodo delicato e Claudio Ranieri, che sedeva Illa panchina della Fiorentina, scelse di prendere Antonio Conte e Angelo di Livio. la doppia trattativa andò benissimo e Ranieri stava per essere accontentato, nonostante non tutti i tifosi fossero d’accordo nel prendere due colonne bianconere, ma alla fine fu proprio la Juventus a bloccare tutto sul più bello perché non veda trovato sostituti all’altezza.
Marco Van Basten. Uno dei centravanti più forti della storia del calcio mondiale aveva un accordo firmato con la Fiorentina. A svelarlo fu il direttore Sportivo della Fiorentina di allora Claudio Nassi che rivelò: “Era tutto fatto, ho ancora i contratti scritti e firmati che lo provano. Ma poi andai via e l’opzione non fu esercitata. Me ne innamorai subito e lo feci firmare, Van Basten era un nuovo giocatore viola per 7,6 miliardi di lire”. Il vecchio dirigente mostrò su tutti i giornali i contratti e i documenti firmati dalla Fiorentina, da Van Basten e dall’Aiax.
Dimitar Berbatov. 29 agosto 2012, Fiorentina e Manchester United trovano l’accordo per il passaggio del centravanti bulgaro a Firenze per 5 milioni di euro, per Berbatov contratto da 1.6 milioni a stagione per tre anni. Tutto chiuso. Il centravanti, in compagnia del suo procuratore, prende l’aereo per arrivare a Firenze e vestire la maglia viola ma proprio in quel momento si scatena il putiferio. La Juventus, nel momento dello scalo aereo di Berbatov a Monaco, chiama il centravanti e gli offre un contratto più alto. Così che, clamorosamente, Berbatov non riprende più il volo per Firenze si dirige verso Torino sponda Juventus. Cronaca racconta di come poi l’attaccante abbia anche “bidonato” la Juventus per andare al Fulham. Storia di ordinaria follia.
Gabigol. Questa è storia dello scorso inverno. Angeloni, dirigente viola, volò più volte in Brasile per visionarlo e prenderlo. Alla fine si trovò l’accordo sulla base di 12 milioni di euro, Gabigol sarebbe dovuto arrivare lo scorso marzo a Firenze per conoscere l’ambiente e vedere dal vivo una partita della Fiorentina. Un operazione di Daniele Pradè, poi proprio per la situazione in bilico del ds viola, tutto venne bloccato e poi annullato per via della separazione tra la Fiorentina e appunto Daniele Pradè. La storia, di cui si parlava già lo scorso anno sui giornali, è stata resa nota solo dopo il passaggio del talento brasiliano all’Inter.
Flavio Ognissanti