Sottil ieri è andato ancora in gol. Un gol quasi fotocopiato di quello già visto contro il Sassuolo. Segnali di sblocco, segnali di liberazione dalle ansie, ma proprio nel suo momento topico si è fatto male. Stagione finita.
La sfiga che aleggia intorno a questa squadra è diventata atavica ormai. Sono più i “mai una gioia” che gli “evviva!”
Anche ieri nel primo tempo, si poteva andare tranquillamente sul 3-1 in più occasioni, ma vuoi la solita sfiga, vuoi gli errori sotto porta, siamo riusciti a prendere l’ennessimo gol in contropiede con difesa altissima.
C’è da dire che la sfiga, noi sappiamo anche bene come alimentarla. Riusciamo ad addizionare agli eventi sfigati, i nostri palesi errori. La sfiga così come la fortuna va alimentata, ma noi risuciamo solo ad alimentare la parte sbagliata dell’equilibrio tra bene e male.
Finirà prima o poi? Io penso proprio di si. Gli eventi negativi sono come una catena, quando ne arriva uno, ne seguitano sempre altri, e solo un evento positivo può interrompere questo cammino fatto di cupezza e poco sole.
Ora c’è chi pensa che questa catena negativa si possa spezzare in vari modi. C’è chi pensa che con la vendita della società da parte di Commisso, ci si possa avviare verso la luce dei tempi d’oro. C’è chi pensa che solo “cacciando” Italiano queste tenebre possano sparire, e c’è chi pensa invece, come me che un Trofeo riuscirebbe a cancellare tutte le nuovole del mondo.
E perché no? Perché non prenderci finalmente un trofeo quest’anno? Immagino le grattate di tutti voi, figuramioci sono il primo scaramantico, ma quest’anno io sento aria di impresa.
Vivo con la consapevolezza che almeno la Conference quest’anno riusciamo a metterla in bacheca, ci sono parecchi spiragli di luce. E vi dirò di più, io son convinto che a Brugges, andremmo a passeggiare, un po come fu a Braga o a Poznan dove tutti ci davano per spacciati.
Io non voglio credere che questi ragazzi andranno a Brugges con leggerezza o peggio ancora con paura, no, io credo che questi ragazzi andranno a Brugges per spaccare il campo, e magari rimanendo nel termine spaccare, anche qualche altra cosa ad i giocatori avversari.
Alla fine di questa stagione si stanno destando tutti. Sottil si è finalmente destato, ma ahimè la sfiga ha voluto portarcelo via nel suo momento migliore. Ieri sia Belotti che niente poco di meno che, Nzola si sono sbloccati.
Su Belotti avevo comunque delle buone sensazioni, ma su Nzola non ci avrei mai scomesso, tant’è che ieri dallo stadio pensavo avesse segnato Ikonè. Tutti questi risvegli possono essere quegli eventi positivi di cui parlavo prima e di cui ne abbiamo fortemente bisogno.
Come detto precedentemente ieri dallo stadio pensavo avesse segnato Ikonè e non Nzola, questo non solo perché io detesto l’angolano, ma proprio perchè ieri il Franchi era una pozzanghera vivente.
Alle venti si è abbattuto un diluvio proprio mentre salivamo per l’ennessima volta quei scalini che tanto amiamo, macché, retromarcia e tutti sotto, ammassati a cantare e a proteggerci dal tornado. Ho letto che le due tifoserie almeno su questo erano d’accordo, il Franchi è uno stadio da serie C, ma secondo me nemmeno per quello.
Pozzanghere ovunque, pioggia fin nelle mutande, bagni allagati e scenari da film dell’horror post apocalittico, un vero scempio.
Fino ad oggi, è stato abbattuto solo il vecchio monitor in Ferrovia, la domada è: “ma che vogliamo fare la fine della Salerno-Reggio Calabria, o peggio ancora come il ponte sullo stretto?” Una squadra come la Fiorentina che rappresenta una città come Firenze, culla della cultura Italiano, patria del rinascimento e del mecenatismo, non può meritarsi un c***o di stadio come il nostro.
Ieri ero talemente felice del risultato che sono riuscito ad ovviare sul fatto che mi sono fatto il viaggio di ritorno Firenze-Roma come un polipetto affogato. Manco una birra ti puoi bere, perché dopo 3 minuti ti ritrovi con un bicchiere di acqua piovana in mano! A un certo punto il mio panino si era frantumato ed ero indeciso se mangiarlo o berlo. Speriamo vivamente che la politica si dia una mossa, così non si può andare avanti.
Andiamo avanti invece su tutto il resto, domenica a Verona e mercoledì a Brugges tocca mettere in banca il più possibile.
Spegniamo la cupezza e ridiamo lustro al nostro nome in tutti i sensi, per Firenze, per i fiorentini e per la nostra storia! Sotto l’acqua forza viola alè, ma anche basta però!
Lo Scugnizzo Viola
COMMISSO COSTRETTO A TORNARE GIÀ MARTEDI IN AMERICA. HA IMPEGNI DI LAVORO IMPROROGABILI
Commisso costretto a tornare già martedi in America. Ha impegni di lavoro improrogabili