Dusan Vlahovic ha concesso un’intervista esclusiva a Dazn, queste le parole del bomber della Fiorentina che si è raccontato a lungo:
“A Firenze si sta da dio, io sono arrivato qui quando ero molto giovane, questa è la mia seconda casa. Scelta di rimanere a Firenze in estate? Mi sentivo di rimanere, era la mia scelta parlando con la mia famiglia e con i miei amici perchè penso che alla Fiorentina posso crescere ancora e posso fare ancora qualche passo in avanti. Posso fare ancora tanti gol e vincere tante partite, il resto come viene viene.
Il cucchiaio? Un rischio, ma nella vita un minimo di rischio devi prenderlo sempre. Come Totti all’Europeo contro l’Olanda. Il primo fatto contro il Torino nella finale Primavera? Venivamo dall’andata in cui avevamo vinto 2-0 e loro nelle interviste si lamentavano del rigore che avevano avuto contro, cosi mi sono confrontato con i miei compagni e gli ho detto che se ci fosse stato un rigore, potevano piangere fino al giorno dopo ma io avrei fatto il cucchiaio. Cosi, è successo.
Io sono pazzo? Si, ma nel senso buono del termine. Idoli? Mi piace Ibra per il suo carattere e per la sua voglia di non mollare mai. Non mi sento Ibra, anche se il suo modo di fare mi stuzzica. Dopo la partita dello scorso anno persa 3-2 contro il Milan, finita la partita, considerato che poteva esser contento, sono andato a chiedergli la maglietta nello spogliatoio. Lui me l’ha data, mi ha fatto una dedica nella nostra lingua e io sono stato davvero contento di questo. Adesso la sua maglia è in un quadro.
Un altro mio idolo è stato Stevan Jovetic, quando giocava a 18 anni titolare nel Partizan, mio padre tornava a casa e mi diceva che c’era un ragazzo incredibile. Io per lui ho preso una maglia e con degli scontrini ho fatto il suo numero, il 35, e l’ho incollato dietro la maglia. L’ho indossata un paio di volte.
Italiano è uno dei motivi per cui ho scelto di rimanere, dopo il ritiro ho detto “con questo ci si diverte”. Avere sempre uno addosso che ad ogni sbaglio ti corregge è molto positivo, ti fa migliorare. Ti mette sempre la concorrenza, questa cosa ti fa dare sempre il meglio.
Haaland? Lui è sicuramente è più veloce di me, per il resto ce la giochiamo. Chiesa? Lui per me, fin da quando sono arrivato, compreso adesso, è mostruoso, gli auguro il meglio.
Voglio dire grazie a Prandelli perchè mi ha tolto dalla merda. E poi voglio ringraziare anche Franck Ribery, per me ha fatto tantissimo, mi ha insegnato tanto. Con lui grandi chiacchierate in cui mi ha spiegato tante cose”
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