Da sogno a realtà concreta: la Fiorentina di Rocco Commisso sta finalmente realizzando uno dei suoi obiettivi primari, quello di costruire una squadra con una forte identità italiana. L’attuale formazione guidata da Raffaele Palladino può vantare ben sei titolari azzurri, un cambiamento significativo rispetto alla gestione precedente che testimonia la chiara direzione intrapresa dalla società.
La nuova spina dorsale italiana della Viola si compone di nomi giovani e promettenti: Comuzzo, Ranieri, Cataldi, Bove, Colpani e Kean. Un gruppo che rappresenta un netto cambio di rotta rispetto alla scorsa stagione, quando sotto la guida di Vincenzo Italiano i titolari italiani si contavano sulle dita di una mano: Terracciano, Ranieri (spesso in panchina), Biraghi, Mandragora e Bonaventura.
La svolta italiana voluta da Commisso non si manifesta solo nei numeri, ma anche nel modo di interpretare il calcio, con un approccio tattico più pragmatico basato sull’attesa e la ripartenza. Una filosofia che sicuramente avrebbe trovato l’approvazione del compianto direttore generale Joe Barone, altro grande sostenitore dell’italianità nel club.
Ma c’è un aspetto ancora più interessante in questa “italianizzazione” della Fiorentina: la qualità e le prospettive future dei giocatori coinvolti. La maggior parte di loro può legittimamente aspirare a un posto nella spedizione azzurra per i Mondiali del 2026, che si disputeranno tra Canada, Stati Uniti e Messico.
Il commissario tecnico Luciano Spalletti è un frequente visitatore dell’Artemio Franchi, dove monitora con attenzione i progressi di questi giovani talenti. La presenza costante del CT conferma il valore del progetto viola e la crescita evidente dei giocatori sotto la guida di Palladino.
L’età media del contingente italiano della Fiorentina è particolarmente interessante. Ad eccezione di Cataldi (classe 1994), tutti gli altri titolari sono under 25:
- Moise Kean (2000): già nel giro della nazionale maggiore
- Andrea Colpani (1999): prima convocazione in azzurro nel novembre scorso
- Ranieri (1999): 8 presenze in Under 21
- Edoardo Bove (2002): 14 presenze in Under 21
- Comuzzo (2005): giovane promessa che sta attirando l’attenzione di Spalletti
Questa nuova direzione della Fiorentina non solo soddisfa l’ambizione di Commisso di creare una squadra dall’identità fortemente italiana, ma potrebbe anche contribuire significativamente al futuro della nazionale. La crescita dei giovani talenti sotto la guida di Palladino sta già dando i suoi frutti, come dimostrano le convocazioni nelle varie nazionali giovanili e i primi approcci con la nazionale maggiore.
Lo riporta lifestyleblog.it
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