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Labaro viola: il mondo viola minuto per minuto
E venne il giorno in cui Amrabat zittii tutti i suoi detrattori. Spalletti, controlli la distanza tra la panchina e la tribuna del Maradona

Firenze, stadio A.Franchi, 21.05.2021, Fiorentina-Juventus, foto Lisa Guglielmi. Copyright Labaroviola.com

Lo Scugnizzo Viola

E venne il giorno in cui Amrabat zittii tutti i suoi detrattori. Spalletti, controlli la distanza tra la panchina e la tribuna del Maradona

Francesco Pistola

29 Agosto · 11:57

Aggiornamento: 29 Agosto 2022 · 12:14

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Sofyan mostruoso

La dirigenza ha sbagliato tutto, doveva tenere Torreira e mandare via Amrabat. Ma dove si va con Amrabat è fuori ruolo. Venti milioni per questo brocco? Se era bono lo prendeva il Milan, etc, etc.

Queste erano le parole che si udivano fino a qualche tempo fa su Amrabat. Nei bar, nelle chat con gli amici e a dire il vero anche su qualche noto giornale italiano, certo in altri termini, ma le sensazioni erano le stesse.

Fino a qualche giorno prima del calciomercato estivo, ricordo benissimo, che a chi mi chiedeva quale fosse il sostituto di Torreira, rispondeva sempre alla stessa maniera: “Non prenderanno nessuno, il sostituto di Torreira è Amrabat!” E tutti scuotevano la testa, come a dire, ma questo che sta dicendo. La realtà però e che non lo dicevo io perché sono un dirigente o un allenatore, ma lo diceva il campo, con quelle ultime tre partite giocate ad altissimo livello dal centrocampista marocchino.

Tecnicamente? Certo Torreira aveva dei piedi migliori, ma in quanto a grinta e dinamismo Amrabat ha qualcosa in più. Più muscoli, più corsa ma ha soprattutto una cosa che mancava a Torreira, più voglia.

Più voglia di esplodere, più voglia di mettersi in mostra, più voglia di incidere, e Italiano queste voglie le ha sapute leggere prima di ognuno di noi. Stesso discorso per Daniele Pradè che in conferenza stampa c’è lo disse chiaramente: “Abbiamo fatto una scelta e questa scelta è Sofyan Amrabat“, ora non ricordo se il suo virgolettato fosse precisamente così ma il contenuto era questo. E Sofyan sta meritando tutta la fiducia accordatagli da mister e società.

Ieri sera era ovunque, si dice che qualcuno lo abbia visto anche in curva a vendere borghetti tra una transizione e l’altra. Ovunque ti giravi c’era Amrabat.

Ora archiviata questa piccola premessa, che a dire il vero mi riempie di soddisfazione, passiamo alla partita del Franchi contro il Napoli.

C’è poco da dire, se imparassimo a segnare e concretizzare di più saremmo da Champions e forse anche da scudetto. Ma che dici scugnizzo sei pazzo? No assolutamente. Se vi riguardate soprattutto i primi tempi delle nostre ultime uscite, partiamo a razzo ed usciamo dopo i primi 45 minuti con almeno due o tre chiare occasioni da gol, che se si concretizzassero ti farebbero stare sopra di due tre gol alla fine del primo tempo. Faccio fatica a trovare un altra squadra di A (forse solo il Napoli) che produce una quantità enorme di gioco e possibilità, come fa la squadra di Italiano.

Con mio figlio ne abbiamo contate tre, forse siamo stati fin troppo ottimisti, ma se andiamo nello specifico: La più chiara quella di Barak, che stringe sul primo palo. Sottil in un occasione la doveva passare, c’erano Barak libero e Jovic più defilato, quest’ultimo tra l’altro glie la fatto anche notare in maniera plateale. Sempre Sottil è andato al tiro in almeno altre due nitide occasioni, ma ha tirato su Meret.

In sostanza al netto delle occasioni di entrambe le squadre, per il Napoli Lozano e Raspadori con miracolo di Gollini, e le nostre succitate questa partita poteva finire 3-2, ma come si dice sempre con i se e con i ma non si va da nessuna parte, ergo, prendiamoci quanto di buono visto ed incrociamo le dita per il futuro che verrà, magari con qualche gol in più, anzi mi correggo, con qualche gol, punto.

Adesso ci aspetta una bella cavalcata che ci porterà alla partita con la nostra rivale di sempre. Mercoledì ci servono punti a Udine, ma ci servono anche gol, Italiano è stato chiaro: “non mi abituate allo 0-0, non mi piace”. Quindi sabato riceveremo in casa la seconda squadra di Torino,  se giochiamo come abbiamo fatto ieri, qualche soddisfazione c’è la possiamo togliere.

Ci tengo a chiosare con quanto accaduto con Spalletti. E’ innegabile che quanto accaduto non sia giustificabile, ma non mi venga a dire che a Napoli non accade, io sono nato a cresciuto a Napoli, e ti posso garantire caro Luciano che accade eccome, solo che la pista di atletica che separa la panchina dalla tribuna, attutisce tutte le parolacce.

A Firenze la panchina è attaccata al parterre di tribuna, al Maradona tra la panchina e la tribuna ci sono almeno cento metri. Sia chiaro, io condanno il gesto soprattutto alla luce del fatto che accanto a questo signore, almeno per quanto riferito da Spalletti ci fosse il figlio, ma da qui a dire che queste cose succedono solo a Firenze ce ne passa.

Basta strumentalizzare, pensate al campo, il calcio è anche questo, purtroppo. Succede ovunque, in promozione, in eccellenza. Il calcio è uno sport che manda su di giri il tifoso. Possiamo condannare il singolo, ma non una citta intera.

CONTINUAMMO ACCUSI’ GUAGLIU’

Lo scugnizzo viola

PRADÉ: “GRANDISSIMA PARTITA. SPERO CHE KOUAMÉ CAPISCA QUANTO LO VOGLIAMO. NON STIAMO CERCANDO DIFENSORI”

 

Italiano: “Barak, l’ho fatto per la prima volta. Complimenti a Kouamè, adesso vediamo che succede”

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