Intervenuto a Sky Sport , Fabio Caressa ha puntato il dito contro l’allenatore dell’Italia dopo la clamorosa eliminazione contro la Svizzera:
“Luciano ha detto ‘devo migliorare le mie conoscenze’, perché ha capito che il suo modo di essere allenatore che funziona benissimo sul lungo periodo, sul breve diventa un altro mestiere. E credo che se ne sia reso conto perché ha visto i giocatori un po’ confusi rispetto alle sollecitazioni che lui gli ha dato. Sul lungo periodo hai la possibilità di lavorare sulla squadra, sul breve no e noi sappiamo che questa è la differenza fondamentale tra una competizione come l’Europeo e una che dura una stagione”.
“Dobbiamo dare nella stessa direzione? Perché le qualificazioni ai Mondiali sono domani. Non è che adesso abbiamo due stagioni di tempo per poter ricostruire la squadra. Domani è molto semplice quello che ci diranno nella conferenza stampa ‘dopo la notte di pensiero, Spalletti resta o Spalletti va via’. Quindi ci diranno e proseguiamo sulla stessa strada con idee diverse perché è necessario o se cambiamo di nuovo strada” ha proseguito il noto telecronista.
“Dopo il fallimento di una grande manifestazione, chi è l’allenatore che è rimasto? Nessuno. Bisogna ringraziarlo, dargli atto che è venuto dopo che un allenatore se n’era andato nella notte d’agosto. Ma anche l’altra cosa bisogna dirla. Poi si può anche dire che magari non è un fallimento. Mai visto una partita così in diciotto anni che commento la Nazionale” ha concluso Caressa.
Lo riporta areanapoli.it
Spalletti, fiumi di parole su quel che è stato, ma il futuro è adesso, ha senso ripartire da lui?
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