12 Maggio 2025 · Ultimo aggiornamento: 09:26

Labaro viola: il mondo viola minuto per minuto
Altra batosta per il nuovo stadio della Fiorentina: Il governo non darà a Firenze i 55 milioni mancanti

Rassegna Stampa

Altra batosta per il nuovo stadio della Fiorentina: Il governo non darà a Firenze i 55 milioni mancanti

Redazione

15 Maggio · 11:10

Aggiornamento: 15 Maggio 2023 · 11:49

Condividi:

Sullo stadio Dario Nardella tira dritto. Poco importa che sia arrivata la firma sul decreto del governo che recepisce la bocciatura europea e dunque sottrae all’Italia e a Firenze 55 dei 198 milioni necessari a completare il restyling del Franchi, o meglio tutto ciò che ad ora prevede il piano dello studio Arup. Palazzo Vecchio non bloccherà il bando di gara varato a dicembre e entrato nella fase operativa proprio pochi giorni fa, il 28 aprile, con la comunicazione alle imprese del progetto definitivo su cui basare le offerte. Ecco, il piano resterà sempre lo stesso, quello composto da oltre 1500 elaborati e che prevede la copertura dello stadio, la realizzazione di nuove sedute, una messa in sicurezza delle strutture e il recupero e restauro degli elementi architettonici di grande pregio voluti da Pier Luigi Nervi come la torre di Maratona, le scale elicoidali e la pensilina della tribuna d’onore.

Nemmeno adesso che c’è la certezza del “definanziamento”, fa sapere una fonte qualificata, il Comune modificherà il bando né tanto meno il progetto. Né Nardella né il team che a Palazzo Vecchio segue il dossier sono rimasti sorpresi dall’annuncio del ministro dello Sport Andrea Abodi che, in un’intervista a Qn e alla Nazione, ha confermato la firma del decreto. Anzi, nelle parole di Abodi in Comune si intravede una luce in fondo al tunnel. «Rispetto la scelta fatta da Bruxelles, ma resto quantomeno perplesso – ha detto il ministro – Penso sia stata data una interpretazione non corretta di cosa siano gli stadi». Insomma, per il ministro la Commissione Ue ha «sbagliato». Ma è ottimista. L’Italia, dice, potrebbe ottenere i finanziamenti per adeguare gli impianti sportivi se la Uefa accordasse gli Europei 2032. E in quel pacchetto potrebbero starci anche i soldi mancanti per il restyling completo del Franchi.

Nardella, Abodi e Fitto si rivedranno a giorni, ma a Palazzo Vecchio c’è una roadmap già tracciata. Per decidere eventuali modifiche c’è tempo almeno fino al 12 giugno, quando verranno aperte le buste con le offerte delle associazioni di imprese che si candidano a realizzare la riqualificazione. Sono già più di dieci quelle che in queste settimane hanno chiesto delucidazioni tecniche e chiarimenti, segno di un grande interesse. L’idea di base è comunque quella di non modificare né gara né progetto e semmai aggiudicare l’appalto rivedendo il contratto (e le opere realizzabili) attenendosi al pacchetto di finanziamenti certi, i 130-140 milioni del Pnc, il piano di investimenti complementari al Pnrr. L’intenzione è di arrivare all’aggiudicazione a luglio, ma non avere più i soldi del Pnrr libera il Franchi dalla gabbia delle sue regole. Alcuni paletti restano, come l’obbligo di realizzare e collaudare le opere entro il 2026, ma proprio per il fatto di uscire dal perimetro del Pnrr non è escluso che vengano allargate le maglie. Non solo. Non c’è l’obbligo di assegnare l’appalto entro luglio.

Così Palazzo Vecchio, in presenza della possibilità di ricevere i 50-55 milioni mancanti da altre linee di finanziamento europee o dello Stato, potrebbe prendersi qualche mese in più, evitando così anche di dover rivedere il contratto. Certo, non si potrà traccheggiare se non venisse rivisto il termine del 2026: la commissione che valuterà le offerte sarà formata da esperti che non hanno mai visto il progetto Arup e per giudicare la migliore proposta dovrà tener conto di 28 criteri diversi. Altra storia se i termini di consegna si allungassero: questo consentirebbe addirittura di evitare il trasloco della Fiorentina. Ma il progetto no, quello resterà lo stesso. La bussola di riferimento in questo caso è l’auditorium del Maggio, completato in due fasi. In Comune fanno notare come all’inizio la gara sia partita con appena 11 dei 265 milioni previsti, il 4%. Il Franchi parte con il 65% delle coperture. Nell’Italia delle grandi incompiute è già qualcosa. Lo riporta Il Tirreno

ITALIANO NON L’HA PRESA BENISSIMO…

Italiano ci è rimasto male con Jovic e Terzic ma ammette: “Mi hanno bussato e mi hanno chiesto scusa”

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Testata giornalistica | Autorizzazione Tribunale di Firenze n.6004 del 03/11/2015
Edimedia editore | Proprietario: Flavio Ognissanti | P. IVA: IT04217880717
CHI SIAMO

© Copyright 2020 - 2025 | Designed and developed by Kobold Studio