Il messaggio della società è stato chiaro. E positivo. Mario Cognigni, presidente esecutivo viola, dopo il pranzo di sabato con Andrea Della Valle e la squadra ha confermato la piena fiducia a Paulo Sousa. Nessun dubbio sul lavoro del tecnico portoghese, nessuna perplessità sul fatto che Sousa possa far ripartire la squadra dopo un avvio di stagione mediocre: in altre parole, la Fiorentina, ed è questo il messaggio della società, deve guardare avanti con ottimismo. Anche perché, e qui arriva il secondo messaggio consegnato da Andrea Della Valle e Cognigni a Sousa, la squadra viola ha la forza e le qualità per rialzare la testa e correggere quello che non ha girato nella direzione giusta nelle prime giornate della stagione.
Sousa, lo si è capito, dovrà indossare soprattutto i panni dello psicologo, anzi del motivatore, ma una volta fatto questo dovrà dare al gruppo quelle correzioni indispensabile per far tornare la Fiorentina una squadra meno prevedibile. Il lavoro maggiore riguarderà l’attacco e le corsie esterne, ma qualcosa si dovrà fare anche per far tornare le gerarchie giuste fra i portieri.
Ma andiamo con ordine. Dal pranzo squadra-allenatore-società dell’altro ieri è emersa anche la possibilità di vedere a breve una Fiorentina con due punte e non più con il solo Kalinic in posizione di finalizzatore. La candidatura di Babacar a una maglia da titolare appare così qualcosa di più di una semplice indiscrezione tattica. L’ipotesi che Baba si prenda un posto accanto a Kalinic (fuori Ilicic) già contro l’Atalanta è un’ipotesi da tenere in seria considerazione. E questo, sia chiaro, non deve essere letto come una bocciatura di Ilicic, ma molto più semplicemente come un avvicendamento al quale Sousa avrebbe dovuto e potuto già lavorare. In ogni caso, meglio tardi che mai.
C’è poi la questione relativa al calo di tensione, rispetto alla stagione scorsa, accusato dai big della formazione. Borja Valero, Gonzalo e soprattutto Kalinic stentano a conquistarsi una sufficienza alla fine di ogni partita. Il problema è sicuramente di condizione fisica ma soprattutto di concentrazione. E quindi di carattere psicologico. Da qui le parole di ADV e Cognigni al gruppo, con la conferma che questi (e con loro anche Badelj) sono i gioielli che non si è voluto sacrificare in estate perchè è su di loro che la Fiorentina ha deciso di continuare a scommettere. Con decisione. Dunque, Borja, come capitan Gonzalo e ovviamente Kalinic dovranno tornare al più presto protagonisti assoluti. Hanno le carte perfettamente in regola per riuscirici e Sousa dovrà essere abile a calare come un anno fa, nel modo e nei tempi giusti, queste carte.
Riccardo Galli – La Nazione