Roberto Ripa, ex team manager viola, è intervenuto ai microfoni di Radio Bruno Toscana per parlare del momento che sta attraversando la Fiorentine, soffermandosi particolarmente sulla difesa della squadra gigliata. Ecco le sue parole: ha parlato di Fiorentina e in particolare della difesa:
DIFENSORI GOLEADOR “I numeri parlano chiaro per i difensori, la nota positiva è che segnano, come piaceva fare a me. Il mio motto era che dovevo fare 50 metri ad andare e 50 a tornare, almeno il pallone dovevo toccarlo. I gol di domenica vengono proprio dai difensori anche se il compito è non prenderli e qui si sta facendo fatica. Io sono fautore della difesa a 4, a tre ti toglie le responsabilità perché pensi che intervenga il compagno e perdi il giusto ritmo”.
DIFESA A 4 “Prandelli ha provato all’inizio con risultati mediocri. Lui li vede tutti i giorni e provando ha capito che gli toglieva sicurezza ma possiamo fare solo supposizioni. La squadra ha ricalcato le difficoltà che già aveva prima, noi giudichiamo in base a quello che vediamo ma dietro c’è un lavoro. Prandelli giudicherà in base a come li vede durante gli allenamenti e ad equilibri. Ma ormai non c’è da ricercare il bel gioco, c’è solo da portare a casa questi 12-14 punti necessari per una salvezza che non è così facile come sembrava”.
PUNTI SALVEZZA “La squadra può farli? Se imbrocchi alcune partite bene si, ma se continui a risicare punticini diventa complicato. Se domenica porti a casa i tre punti le cose si mettono in una certa maniera. In casa ora abbiamo partite proibitive e bisogna che fuori casa invertiamo il trend”.
MARTINEZ QUARTA ” Il percorso da lui intrapreso è più che positivo perché quando arrivi in un contesto diverso hai bisogno di tempo per capire il calcio in Italia. Qualche figuraccia iniziale lo addebito a questo ma non ho mai pensato che fosse un mediocre essendo anche un nazionale argentino. Ha forza fisica e pur non dotato di altezza è dominante nel gioco aereo anche in fase offensiva e il suo percorso di crescita lo sta facendo in maniera positiva, sta facendo vedere delle cose buone dal punto di vista tecnico perciò il futuro viola è lui. Mi ricorda Roncaglia per la forza fisica ma lo avvicino al modello Cannavaro, marcatore sull’uomo come una volta, e con una forza esplosiva che sopperisce appunto all’altezza”.
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