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Riganò racconta: “Ero il condottiere della Fiorentina, ora non vado allo stadio perchè vorrei giocare”
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Riganò racconta: “Ero il condottiere della Fiorentina, ora non vado allo stadio perchè vorrei giocare”

Redazione

11 Febbraio · 17:08

Aggiornamento: 11 Febbraio 2022 · 20:57

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Christian Riganò ha parlato ai media ufficiali della Fiorentina, queste le parole dell’ex attaccante della Fiorentina, simbolo del rinascimento viola dopo il fallimento:

“Firenze aveva bisogno di un nuovo bomber dopo Batistuta. Lipari la si conosce per le vacanze ma a livello calcistico è dura perchè non ci sono le strutture per giocare a calcio, si giocava solo per strada, ma anche adesso la situazione non è diverso. E nessuno viene su un’isola a vedere le squadre che giocano a calcio.

Dopo un momento trista la gente aveva bisogno di aggrapparsi a qualcuno, io sono stato un giocatore normale messo tra i grandi, appena sono arrivato mi hanno subito paragonato a Batistuta perchè avevo la 9, un paragone che non esiste però mi piace ricordare che gli avversari cambiavano stadi perchè non potevano ospitare i tanti tifosi della Fiorentina che arrivavano, con le società contente perchè facevano l’incasso della vita. Qualcuno guarda con nostalgia a quel campionato, io dico che è stato bello perchè è durato poco.

Siamo partiti bene, poi c’è stato un periodo di appannamento dove ha pagato per tutti Vierchowod, e per quello mi è dispiaciuto tanto perchè era uno di quelli che diceva le cose in faccia e parlava chiaro, poi in campo ci vanno i calciatori, è la stessa cosa che penso anche adesso, non è colpa dell’allenatore perchè lui non va in campo. La svolta c’è stata a Rimini, gara in notturna, scontro diretto e siamo andati in onda in tutto il mondo, abbiamo vinto 2-0 e da quella partita poi abbiamo vinto il campionato

Questo è stato il mio regno per 3 anni, mi sono sentito il condottiero di tutti. Mi chiedono perchè non vengo quasi mai allo stadio, io rispondo che quando vengo allo stadio vorrei sempre giocare”

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