di Flavio Ognissanti
Immobile accusato di essere un simulatore e Lazio accusato di aver pareggiato la partita grazie a due rigori inesistenti. Peccato che la moviola, ma questo era chiaro gia a tutti prima, i due rigori ci fossero entrambi.
Gasperini lo ha rifatto, nel dopo partita di sabato negli spogliatoi dell’Olimpico di Roma.
Eppure il tecnico bergamasco non è nuovo a queste uscite infelici. Lo aveva fatto anche lo scorso anno, dopo la vittoria della Fiorentina contro la sua Atalanta prendendosela contro Chiesa e accusandolo di essere un simulatore da fermare a tutti i costi. Contro il giocatore viola e della nazionale le parole furono dure e pesanti. Si ribellò la Fiorentina per bocca dei dirigenti e del tecnico Pioli mentre il calciatore subì in silenzio il calvario mediatico che da tali parole ne scaturì.
Quando a Gasperini non va come vorrebbe se la prende pesantemente con qualcuno, come fanno i bambini.
Adesso è il turno della Lazio e di Immobile. La prossima volta a chi toccherà?
Qualcuno prenda provvedimenti, la società Atalanta ha scelto di far dire al suo allenatore quello che vuole, libera di farlo. Ma il resto del mondo del calcio, palazzo compreso, prenda provvedimenti.