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Labaro viola: il mondo viola minuto per minuto
Nazione: “Beltran, Kayode, Parisi e Richarson, gli esodati che devono convincere Palladino”
Rassegna Stampa

Nazione: “Beltran, Kayode, Parisi e Richarson, gli esodati che devono convincere Palladino”

Redazione

2 Ottobre · 08:30

Aggiornamento: 2 Ottobre 2024 · 08:30

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Stagione 2004/2005. Oltre 400 gol segnati con le giovanili del Real Madrid, poi 14 in sole 24 gare. Quindi il trasferimento a Firenze, ma solo fugaci apparizioni. Ecco che la Fiesole decide di rompere gli indugi e in un lenzuolo chiede «Ma icche v’ha fatto Portillo?»; inteso come Javier García, gioiello della cantera madridista, praticamente ignorato nonostante le premesse. Un lungo preambolo, per dire che può capitare di non trovare le condizioni giuste, magari l’occasione che ti mette sulla mappa. Stessa cosa può dirsi, finora, per quattro giocatori che, più o meno, sono spariti dai radar viola, nonostante parole rassicuranti spese da Palladino nei loro confronti. Beltran, Kayode, Parisi e Richardson sono dei veri e propri esodati della Fiorentina.

Niente di definitivo, si potrebbe obiettare, ma al momento i minuti che si sono spartiti i quattro in questione sono davvero pochi. Se non infinitesimali. Certo, si potrebbe obiettare, che qualcuno può aver pagato la presenza, davanti a sé, di elementi magari più qualificati. Eppure il rendimento della squadra potrebbe autorizzare a pensare che, in fondo, tentare non nuoce .Proviamo ad andare con ordine nell’analizzare la posizione di ognuno di loro. Lucas Beltran fino ad oggi si è visto solo a sprazzi e nel finale della gara di domenica è entrato con vivacità, in un contesto comunque complicato. Il ruolo dell’argentino pare essere quello di alternativa a Kean e quindi destinato ad avere poche occasioni. A meno che il tecnico non scelga, tra le altre opzioni, di giocare con due punte di ruolo. Infatti la trequarti pare essere affollata, anche se l’ex River ha fatto vedere di poter giocare in quella posizione. In estate pareva vicino a una cessione (prestito) in grecia, poi non se n’è fatto di nulla. Ma il robusto investimento fatto dalla società per prenderlo dai Millionarios deve essere difeso. Come? dando fiducia al Vikingo.Percorso inverso (ma capitale da difendere comunque) per Michael Kayode. E’ uno dei quesiti più difficili da risolvere, perché il giovane cursore di fascia è stato tolto dal mercato nonostante la corte serrata dalla Premier (Brentford) che aveva offerto sterline importanti, non ritenute sufficienti dal club viola. Così è rimasto, anche per motivi tecnici e di crescita. Eppure ad oggi solo 17’ in campionato. Come del resto Parisi che di minuti ne ha giocati 122 in sei gare. E’ vero che davanti ha Biraghi e anche Gosens, ma resta la sensazione che sia uno spreco avere tre giocatori per un ruolo. In ultima battuta Richardson. Per il figlio di Sugar Ray due apparizioni: quella contro il Venezia aveva fatto intravedere potenzialità interessanti che però non sono bastate. Almeno per ora. Ma lui è quello di maggior talento da lanciare. Lo scrive La Nazione.

Kayode non gioca perchè Dodò è più forte. Era meglio vederlo e investire 20 milioni per un titolare?

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