Questo quello che scrive Benedetto Ferrara sulle colonne de La Repubblica riguardo la situazione in casa Fiorentina:
“Dopo Gattuso e De Zerbi ecco che torna fuori il nome di Juric, tecnico già contattato e arrivato a un soffio dalla firma già la scorsa estate, quando poi Rocco Commisso decise di confermare Iachini alla guida per un’altra stagione antipatica, inutile e senza gioia. Juric è un tipo tosto, un seguace del calcio di Gasperini e soprattutto un uomo che da tempo convive con una società che gli vende ogni volta mezza squadra costringendolo a ricominciare da zero.
Un buon allenamento per un tecnico che ha tempra e soprattutto sa costruire il gioco, cosa che a Firenze non vediamo da anni. Forse è anche quello che pretende meno dalla società, nel senso che non chiede chissà cosa per fare il suo lavoro.
Né per l’ingaggio e nemmeno (beh, insomma) sul mercato. Un nome interessante, insomma, un allenatore che sa come costruire un gruppo, dargli una identità. Tutto sarà più chiaro tra poche settimane, quando la fine di questa stagione aprirà davvero le porte sul futuro. La conferma dell’attuale dirigenza potrebbe anche non essere un dramma, sempre che vengano fatti passi in avanti decisi dal punto di vista dello scouting.
Sarebbe importante, se non decisivo, l’arrivo di un dirigente che conosce a mena dito il calcio mondiale, trovando giocatori, sorprendendo con le sue scelte, facendo crescere il progetto squadra. Macìa in questo senso fu decisivo quando, insieme a Pradè, costruì la prima Fiorentina di Montella: bella vincente, europea.”
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