Per parlare della recente gara Fiorentina-Lazio, Labaroviola ha contattato Delio Rossi, doppio ex della sfida.
Buongiorno Delio, che partita ha visto sabato sera?
“La Fiorentina ha giocato una partita perfetta. Ha sofferto all’inizio l’intraprendenza della Lazio, la quale poteva segnare in un paio di azioni. Poi al 33′ c’è stata la svolta decisiva, il gol di Vlahovic ha liberato i viola che si sono compattati sempre bene davanti a Dragowski ed hanno portato a casa i tre punti meritatamente”.
Come giudica il percorso della Lazio?
“Erano partiti male, ma nelle ultime 9 ne avevano vinte ben sette. Segno che anche quest’anno il lavoro di Inzaghi ha dato i suoi frutti. Anche se la Champions dovesse sfuggire sarà stata una stagione formativa”.
La Fiorentina dal canto suo l’ha delusa nella stagione?
“Va dato atto che la squadra ha vissuto un passaggio di proprietà, il Covid ha rallentato di più l’inserimento di Commisso nel sistema viola. Penso che la prossima stagione possa esser definita la prima vera della gestione americana”.
Ripensando alla sua parentesi a Firenze, ci ricorda un aneddoto positivo ed uno negativo?
“Ricordo con piacere al calore della piazza e la vicinanza che mi manifestò. Dispiace per i risultati non soddisfacenti ma il progetto veniva da un anno di rifondazione dopo gli anni di Prandelli. Come nota personale mi è mancato di visitare Firenze. Tanto che non sono mai stato in centro. La mia vita era solo campo-albergo”.
A distanza di anni rimase sorpreso del suo immediato esonero dopo la lite con Liajic?
“Devo ammettere di sì, avevo chiarito e chiesto scusa a tutto l’ambiente. La tensione dovuta alla classifica spaventò la società. Eppure quel cambio ci fece riprendere la partita. Ho un carattere che non riesce a contenere le emozioni. Qualche mio collega col carattere da prete avrebbe fatto come me, ma negli spogliatoi..”.
Si aspettava questa crescita di Vlahovic?
“È un 2000′ e le difficoltà iniziali ci stavano. Detto questo penso che l’età non sia un problema, quando uno ha qualità va fatto giocare. Lode a Prandelli che gli dette fiducia contro tutti. Oggi si vede che oltre alla partita, c’è anche tanto lavoro nell’allenamento ed anche dopo. Oggi la Fiorentina si ritrova un tesoro prezioso”.
Marco Collini
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