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Chi pensa che Batistuta possa tornare alla Fiorentina sbaglia, Barone e Commisso sarebbero oscurati
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Chi pensa che Batistuta possa tornare alla Fiorentina sbaglia, Barone e Commisso sarebbero oscurati

Flavio Ognissanti

25 Settembre · 15:06

Aggiornamento: 25 Settembre 2022 · 15:06

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Ieri Gabriel Omar Batistuta, direttamente dal Festival dello Sport di Trento, ha rilanciato, semmai ce ne fosse stato bisogno, il suo desiderio di lavorare per la Fiorentina, una società che lo stesso argentino ha definito essere “Casa”. Ma non è la prima volta che il Re Leone ha espresso questo desiderio, lo aveva fatto anche nell’era Della Valle, salvo poi scoprire che il ruolo che i fratelli marchigiani avevano pensato per lui era solo quello di ambasciatore Tod’s in Sudamerica (come raccontato da Enzo Bucchioni).

Oggi il film si ripete, con questo annuncio a reti unificate accolto con grande soddisfazione da tutto il popolo viola: “Zanetti all’Inter è vice presidente, Maldini ha ruolo importante al Milan, vediamo per me…” queste le parole pronunciate dal bomber di Reconquista che ha anche aggiunto: “Mi aspettavo una chiamata ma io sono sempre uno che si aspetta di più”, parole indirizzate alle nuova proprietà viola.

Batistuta arriverebbe alla Fiorentina non per avere un ruolo di secondo piano, ma vorrebbe avere un compito importante e incidere nelle scelte, cosa che ad oggi, con questa struttura societaria, sarebbe molto difficile. Rocco Commisso è un presidente che vuole avere l’ultima parola su ogni operazione e lo stesso Joe Barone lavora fianco a fianco con Daniele Pradè, quasi tutte le scelte passano per il direttore generale della Fiorentina.

Dunque per Bati, avere l’autonomia che per esempio ha Maldini al Milan sarebbe molto difficile, discorso simile per Javier Zanetti, che ricopre una carica cosi alta come quella di vice presidente. A Firenze è ancora fresco nella memoria ciò che è successo con Giancarlo Antognoni, che si è spesso lamentato della sua poca importanza nelle scelte e di non essere mai coinvolto in decisioni importanti, tutto ciò potrebbe riproporsi anche con Batistuta. Insomma, almeno per adesso, a meno che Batistuta, pur di tornare a lavorare per la Fiorentina, non si accontenti di un ruolo di secondo piano, immaginare lui nell’attuale società viola sembra impresa davvero ardua. Speriamo di sbagliarci.

Flavio Ognissanti

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