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Cena segreta tra la Juventus ed altri 6 club di serie A, c’erano: Inter, Milan, Atalanta, Udinese e Bologna
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Cena segreta tra la Juventus ed altri 6 club di serie A, c’erano: Inter, Milan, Atalanta, Udinese e Bologna

Redazione

3 Dicembre · 19:10

Aggiornamento: 3 Dicembre 2022 · 19:10

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(Photo by MARCO BERTORELLO/AFP via Getty Images)

Si allarga a macchia d’olio l’inchiesta sulla Juventus e ogni giorno emergono nuovi particolari che preoccupano e non poco i tifosi bianconeri. Sono emersi infatti dei nuovi documenti della famosa inchiesta denominata “Prisma”, con alcune pericolose intercettazioni. Inoltre, come già si sa da diversi giorni, gli inquirenti hanno ritrovato il cosiddetto “libro nero FP”, di proprietà di Cherubini che parla dell’ex direttore sportivo Fabio Paratici. Ci sarebbero inoltre diverse chat Whatsapp e stralci di intercettazioni in merito alle plusvalenze e non solo.

Ci sarebbe anche uno scambio di battute tra Andrea Agnelli e Maurizio Arrivabene, avvenuto a settembre del 2021, qualche giorno dopo la nomina del secondo ad amministratore delegato: “Non era solo il Covid e lo sappiamo bene. Dall’altro abbiamo ingolfato la macchina con ammortamenti e soprattutto la m… perché è tutta la m… che sta sotto che non possiamo dire”.

Secondo gli inquirenti la crescita dei costi tra stipendi esorbitanti e cartellini dei calciatori “gonfiati” non sarebbe stato affatto causale ma frutto di un vero e proprio progetto, come emergerebbe da alcune intercettazioni tra Cherubini, l’ex presidente bianconero e il direttore finanziario Cerrato.

Le tre carte private segrete di Cristiano Ronaldo poi, sono solo la punta dell’iceberg anche perché i dirigenti ne erano a conoscenza ma gli azionisti no. “Meglio non ci fosse quel carteggio. Ancora grazie a Ronaldo che non ha fatto dei pizzini pericolosi”, appare in un’altra intercettazione. Sempre in tema stipendi, il mediatore di quel taglio fu Giorgio Chiellini che mandò ai compagni di squadra dei messaggi whatsapp in quel periodo duro per tutti per via della pandemia da coronavirus. In un messaggio si legge “per questioni legislative di Borsa la comunicazione che uscirebbe è solo della rinuncia ai 4 mesi, è chiesto di non parlare nelle interviste sui dettagli di questo accordo”.

In un’altra intercettazione si sente Leonardo Bonucci chiedere a Paratici: “Scusa Fabio, io mi fido di te ma poi se arriva un altro?”, con la pronta risposta dell’attuale dirigente del Tottenham: “La Juventus è quotata in Borsa, è della famiglia Agnelli. Vuoi che succeda il finimondo per due stipendi?”.

Sempre dalle indagini emerge la notizia di un incontro organizzato in via riservata tra l’ormai ex presidente Andrea Agnelli e gli alti esponenti di sei squadre di Serie A alla presenza dei vertici della Lega di Serie A e Figc. Queste le parole di Agnelli il giorno dopo l’incontro: “Spero nasca qualcosa di utile sennò ci schiantiamo pian pianino”.

Secondo le ricostruzione questa cena/riunione si sarebbe tenuta all’interno del parco della Mandria a Torino e nel dossier si legge che avrebbero partecipato Luca Percassi, amministratore delegato dell’Atalanta; Enrico Preziosi, presidente del Genoa; Giuseppe Marotta, ex ad della società bianconera e attuale ad dell’Inter; Paolo Scaroni, presidente del cda del Milan; Stefano Campoccia, vicepresidente dell’Udinese; Claudio Fenucci, amministratore delegato del Bologna.

Nel dossier si legge come: “All’incontro risultano altresì avere preso parte Paolo Dal Pino, presidente della Lega calcio serie A, e Gabriele Gravina, presidente della Figc”. Ecco un’altra intercettazione di Agnelli in merito: “Spero solo che da ieri sera… la presenza di Gabriele e Paolo era utile… Spero che nasca qualcosa perché se no non so cosa fare, ne abbiamo parlato io e te quando ci siamo visti qua in ufficio. Adesso bisogna che questo elemento sia foriero di qualcosa di utile perché se no ci schiantiamo piano piano”. Lo riporta Il Giornale

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