
Giancarlo Antognoni, bandiera della Fiorentina ed ex dirigente viola, ha parlato al Mattino di Napoli nella settimana che porta alla sfida tra i viola e la squadra di Spalletti. Le sue parole:
Antognoni, col Var vi sareste giocati il campionato allo spareggio? «Vero, difficile che rivedendo il gol valido di Graziani a Cagliari alla moviola, l’arbitro poi ce lo avrebbe annullato. Però con la moviola mi avrebbero anche dato il quarto gol che ho segnato al Brasile al Sarrià. Poi, però, magari la parata di Zoff non sarebbe stata così epica…».
Giochiamo Napoli-Fiorentina di domenica. «Italiano è stato capace di far volare i viola: il miglioramento rispetto alla stagione passata è netto, evidente. C’è un gioco, una personalità e Luciano sa che deve stare molto attento alle insidie di questa partita: certo c’è Nico Gonzales ma mica solo lui. Per me la Fiorentina è un gruppo che va temuto, ha un collettivo che può far molto bene».
Lei scelse il Losanna, nel 1987, dopo 15 stagioni di onorata milizia viola. Più o meno come ha fatto Insigne? «Sì, è doloroso staccarsi la maglia di una vita da dosso. Io sono fiorentino d’adozione, lui è napoletano verace. All’inizio non è semplice, è come se ti venisse a mancare qualcosa dentro. Io di proposte ne ho avute tante, dalla Juventus e dalla Roma, ma la mia è stata una scelta di cuore, perché Firenze è casa mia. E l’amore che i fiorentini provano per me ha sempre ricambiato questa mia decisione»
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