Il noto personaggio fiorentino Mohsen Tutunci ha parlato della situazione attuale della squadra viola. Negli anni 80 con la sua famiglia è stato anche azionista della Fiorentina e oggi lavora per televisioni nazionali e internazionali. Queste le sue parole in esclusiva a Labaroviola:
“Il problema della Fiorentina sono i Della Valle, hanno poco tempo per seguire direttamente la squadra e la squadra viene gestita in maniera superficiale. Ci troviamo in un anno difficile per il calcio, perché nel mercato sono entrati cinesi, giapponesi e arabi, come azionisti e anche attraverso sponsorizzazioni. La Fiorentina, che avrebbe potenzialità incredibili, è riuscita in questi anni a stare fra le prime grazie a grandi intuizioni come Cuadrado, Toni, Borja Valero, Mutu e tanti altri. Ma per stare costantemente in alto non può sperare solo in queste genialate che talvolta possono anche non arrivare.
Inter, Juventus, Roma, Napoli hanno grandi manager che portano grandi sponsor che a loro volta attirano grandi giocatori. Mentre la famiglia Della Valle non è stata un grado di acquistare un paio di nomi importanti negli ultimi due anni per far fare il salto di qualità alla squadra.
Ogni volta si parla del nuovo stadio e di quello che potrebbe essere o diventare la Fiorentina domani. Ma bisogna pensare anche al presente, non solo ad un futuro ipotetico. I Della Valle grazie alla Fiorentina riescono a vendere i propri prodotti in tutto il mondo, prima di acquistare la Fiorentina pochissimi conoscevano gli imprenditori marchigiani.
Ma i Della Valle vogliono tenersi la Fiorentina o si sono annoiati? Se vogliono restare devono investire, è importante avere un presidente presente in città e al fianco della squadra in tutti i momenti. È arrivato il momento di spendere davvero per competere per i primi posti, non è tardi. Il più grande capitale della Fiorentina sono i suoi tifosi, sono la vera benzina di tutto l’ambiente, innamorati pazzi che portano avanti la squadra e la società.
Cambiare da Joma a Le Coq Sportif ha portato al raddopiamento dei costi, poche persone possono permettersi di comprare la maglia originale della squadra oppure un gadget perché costano troppo, con Joma prima non era così, perché i costi erano la metà di quelli attuali. Per me che conosco da più di 50 anni la Fiorentina, che rappresenta un amore, uno dei pochi proprietari che hanno dato davvero tutto per la squadra è stata la famiglia Cecchi Gori, hanno dato tutto quello che avevano, la colpa di Vittorio è stata quella di non aver saputo gestire bene la società nei momenti più delicati, è stato molto sfortunato, ma ha amato la Fiorentina come nessuno. Pochi mesi fa, ho consigliato alla dirigenza della Fiorentina di prendere un calciatore iraniano, spendendo cifre molto basse, non più di 100 mila euro.
In Iran ci sono 80 milioni di persone, è una popolazione in grande crescita e l’80% sono giovani che seguono il calcio, prendere un giocatore iraniano vorrebbe dire creare un grande business intorno al merchandising, giocatori che magari non vanno scendono poco in campo e che alla società costano un prezzo assai ragionevoli ma che portano soldi in grande quantità, in Germania diverse squadre fanno così. In Italia il Milan ha seguito questa logica per Honda, l’Inter per Nagatomo, la Fiorentina per Salah, e quella scelta aveva portato un pubblico enorme al seguito della squadra. Bisogna fare anche ragionamenti di questo genere per crescere economicamente, e crescere economicamente vuol dire far crescere davvero la Fiorentina”
Flavio Ognissanti