La Fiorentina parla di “situazione fluida” e dunque non è così scontato che contro il Parma Beppe Iachini sia ancora al timone della squadra,a inquadrare questa settimana potrebbe succedere di tutto ma anche non cambiare nulla: se sarà così Rocco Commisso pur deluso dalla sconfitta e dalla prestazione con la Roma concederà un’altra chance al tecnico ma la gara di sabato al Tardini, ultima prima della sosta per le nazionali sarà decisiva. Insomma il club è al bivio mentre la classifica stagna, la tifoseria che invoca i risultati e bel gioco ribolle e le voci si rincorrono, chiamando in causa tanti nomi (Maurizio Sarri il preferito) ma pure le ipotesi più svariate come il ritorno di Vincenzo Montella.
Intanto a finire sul banco degli imputati è Iachini primo e più facile caro espiatorio anche se le colpe di una Viola così sfiorita vanno divise un po’ fra tutti: a iniziare dal patron concentrato da tempo più sulla questione-infrastrutture che sulla squadra è responsabile della doppia riconferma del tecnico ascolano.
Ieri mattina Barone in contatto con il presidente rientrato di recente negli USA s’è confrontato con i giocatori e con Iachini ribadendo che certe figuracce non sono più ammesse. Difficilmente la nottata porterà a un ribaltone, si punta presto o a giugno su un nome forte ma al momento dal clan viola fanno capire che tutto dovrebbe restare così almeno fino a sabato.
Germogliano nomi (Mazzarri, D’Aversa, Semplici, Ballardini) e ipotesi come il ritorno pure di Prandelli alla promozione a Parma di Aquilani, attuale allenatore della Primavera viola, in attesa che la società convinca Sarri o Spalletti. In entrambi i casi andrebbero garantiti un progetto importante e un accordo economicamente robusto e di almeno 3 anni per aprire un ciclo. Lo scrive Tuttosport oggi in edicola.
Pasqual: “Iachini? Difficile che arrivi a Natale così. La Fiorentina ha ansia da prestazione”