Il presidente della Regione Toscana Giani, chiamato in causa dal presidente viola Commisso, risponde sulla richiesta di un incontro per parlare del possibile nuovo stadio al Franchi. Lo fa con diplomazia istituzionale ma anche con un ripasso di diritto amministrativo (e penale), a uso e consumo della società viola ma anche dei tanti che pensano che ci possano essere scorciatoie e velocizzazioni impossibili, perché sarebbero «contra legem».
«Se Rocco Commisso mi chiede un appuntamento, lo ricevo in Regione molto volentieri perché è una persona che si è impegnata con passione su Firenze, e quindi è degno di apprezzamento. È evidente che però la pianificazione urbanistica è un compito pubblico. Non è una contrattazione tra pubblico e privato. È il pubblico, in primo luogo i Comuni, che decide cosa fare per lo sviluppo del proprio territorio, dando delle destinazioni».
Nella risposta c’è anche però un evidente elemento politico: l’asse, l’intesa, l’accordo tra lui, il sindaco di Firenze Dario Nardella e quello di Campi Bisenzio Emiliano Fossi non saranno scalfiti. Il messaggio arrivato dai tre amministratori è stato chiaro: le priorità sono il restyling del Franchi (che andrà avanti qualunque cosa scelga di fare la società viola) e che la Fiorentina continui a giocare a Firenze. Se però Commisso vorrà andare altrove, gli stessi sindaci e Giani sono pronti a collaborare.
Ma per farlo, ci vuole un atto ufficiale, non bastano le parole o le dichiarazioni sui social. Occorre un progetto vero, un piano di fattibilità che possa non solo attivare le procedure burocratiche ma soprattutto consentire agli enti locali di capire i problemi da affrontare. L’opzione Campi infatti comporterebbe ingenti investimenti di viabilità e mobilità, dal possibile prolungamento della tramvia verso Campi al Metrotreno Pecci di Prato-Peretola fino alla viabilità (deve ancora concludersi la Mezzana-Perfetti Ricasoli).
Mentre Commisso aspetta, Nardella prosegue nella definizione del piano per il Franchi e Campo di Marte: tra le funzioni che porterà nell’area, anche il Museo del calcio e quello del Calcio Storico. Lo scrive il Corriere fiorentino
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Dal centro sportivo, Pulgar al posto di Castrovilli, Quarta titolare con Igor. A destra Caceres