Il pensiero post gara dell’irriverente Scugnizzo Viola
Ennesima partita, ennesima umiliazione. Il Napoli ci ha battuto 2-1, e il risultato è persino bugiardo. Senza un super De Gea nel primo tempo, sarebbe finita con una goleada. Ma tranquilli, secondo Palladino la prestazione è stata positiva. Forse vive in un universo parallelo, perché qui a Firenze, di positivo, non vediamo proprio nulla.
Primo tempo imbarazzante: De Gea contro tutti
Se qualcuno ha avuto il coraggio di chiamare quella roba “partita”, ha una buona dose di fantasia. Nel primo tempo la Fiorentina ha messo in scena uno spettacolo penoso: zero gioco, zero idee, zero tiri. L’unico schema? Palla lunga della difesa verso Kean e speriamo in un rimpallo fortunato. Meret ha fatto da spettatore non pagante, mentre De Gea ha evitato una disfatta annunciata. Il Napoli avrebbe meritato di chiudere con almeno quattro gol di scarto, e noi avremmo avuto poco da lamentarci.
Un secondo tempo meno indecente, ma sempre insufficiente
Dopo l’intervallo, qualcosa è migliorato. Ma basta questo per parlare di reazione? No. Gudmundsson ha trovato un bel gol (e speriamo abbia trovato anche l’illuminazione), abbiamo tirato altre due volte di cui un tiro di Kean a lato ed un tiro di Ndour alle faglie del Vesuvio. Troppo poco. Troppo misero per una squadra che predicava “ambizione” e che invece continua a galleggiare nel nulla.
Pradè si è arreso, la società pure
La cosa più inquietante, però, è ciò che sta accadendo fuori dal campo. Pradè, che fino a poco tempo fa aveva il coraggio di criticare Palladino, in conferenza stampa ha cambiato tono: ora lo difende a spada tratta. Ma perché? La risposta è semplice: questo presidente non sopporta gli esoneri. Anche davanti all’evidenza, meglio far finta di nulla e lasciare affondare la nave. Vorremmo ricordare al direttore che l’ultima volta che c’è stato un piazzamento buono in classifica ed in linea con la storia della Fiorentina avveniva nel 2015-16.

Cosa dobbiamo raccontare ai nostri figli?
Cosa ne sarà delle generazioni future? Pensate che basti un kit di 8€ per far sorridere i nostri figli? Ieri ho dovuto assitere di nuovo inerme ai pianti di mio figlio, che a tredici anni si è già stufato di essere preso per i fondelli anche dai bidelli!
Fuori dall’Europa che conta dal 2017: basta scuse
I numeri parlano chiaro. La Fiorentina non gioca l’Europa League dal 2016-17 la Champions manca addirittura dalla stagione 2009-10. Da allora, la media dei nostri piazzamenti oscilla tra il settimo e il decimo posto con un rischiossimo sedicesimo posto nel 2018-19. Questa è la dimensione a cui ci hanno condannato.
Ci hanno venduto sogni di grandezza, ci hanno parlato di crescita, ci hanno chiesto pazienza. E in cambio, che cosa abbiamo avuto? Bilanci a posto e un centro sportivo bellissimo. Ma Firenze non tifa per i commercialisti, tifa per la Fiorentina. E questa Fiorentina non è degna della sua storia.

O si cambia davvero, o si cambia tutto
Ora basta. La Fiorentina deve tornare tra le prime sei, deve tornare a vincere. Siamo stanchi di parole, vogliamo i fatti. Se questa società non è in grado di garantirli, allora inutile cambiare allenatore, direttore sportivo o giocatori.
Cambiamo direttamente la proprietà. E speriamo che chi arriva conosca davvero la nostra storia.
UA MI AVETE PROPRIO SFRANTECATO I COSIDETTI!
Lo Scugnizzo Viola