di Flavio Ognissanti
Sono giorni felici per chi tifa Fiorentina. Il motivo? Si è tornati a fare calcio, fatto di scelte giuste al momento giusto. Corvino ha comprato un giocatore vero come Muriel, mettendo a segno un operazione perfetta sotto tutti i punti di vista, dopo pochi giorni chiusa anche l’operazione Traorè, classe 2000 che sta incantando tutti. Un doppio colpo cosi, da queste parti, non si vedeva da tanto tempo. Il decimo posto e il fallimento degli ultimi anni ha svegliato il direttore generale viola.
E attenzione, non è questione di soldi, sono stati spesi tanto anche fino ad ora, ma adesso sono stati spesi per calciatori di qualità seguendo una logica precisa, senza scommesse o pianticelle prese qua e la
E peccato se a giugno qualcuno dovrà andare via per finanziare tutto questo (nuovo centrocampista incluso) ma almeno con questi soldi si sta seguendo una strategia precisa intenta a migliorare davvero la squadra viola.
Chi ci sarà in panchina? In questo momento l’attuale tecnico Stefano Pioli ha il destino segnato, andrà via e l’opzione per il rinnovo del suo contratto non sarà esercitato dalla società viola. Pioli ha un grande rapporto con Diego Della Valle, ma anche con Corvino e Andrea Della Valle c’è sempre stata tanta sintonia. I risultati però non sono dalla parte del tecnico e sopratutto a non piacere è la mancanza di gioco.
Nessuno chiede lo spettacolo di Montella o del primo Paulo Sousa ma l’assenza di una trama di gioco e di una manovra offensiva (la Fiorentina non ha schemi d’attacco, si basa sulle invenzioni dei singoli) ha convinto il direttore generale viola ad un cambiamento che ci sarà alla fine dell’anno, salvo clamorosi cambiamenti, solo uno straordinario quarto posto e/o una grande Coppa Italia potrebbero ribaltare la situazione.
Anche ai tifosi il tecnico Pioli non piace più. La Fiorentina come detto non ha un gioco ma sopratutto, secondo i tifosi, sono i mancati cambiamenti all’aspetto tattico il maggior punto a suo sfavore. Ci ha messo un girone intero per capire che Veretuot doveva giocare interno e non davanti alla difesa (visto quanto ha creato la squadra nelle ultime partite?) come la capacità di non saper mai incidere a partita incorso è una critica assai ricorrente nell’ambiente viola. Alla società non sta nemmeno piacendo la gestione dei più giovani, da Montiel a Sottil fino ad arrivare a Norgaard e Hancko.
Insomma, Pioli bocciato da tutti. Del resto, oggi la Fiorentina viaggia a metà classifica ma i rimpianti sono tantissimi. Come i pareggi contro Frosinone, Cagliari e Bologna tanto per citarne qualcuno, partite, approcci e scelte che gridano ancora vendetta.
Per capirci, dopo un girone di andata cosi deludente essere a soli 6 punti dalla Champions League fa capire che sarebbe servito davvero poco per lottare clamorosamente per il quarto posto. Peccato.
Capitolo Gagliardini, oggi è circolata la voce di un suo possibile arrivo a Firenze. Non è una fake news. Tutt’altro. Inter e Fiorentina si stanno parlando, si discute sulla formula e sul prezzo, i viola vogliono un riscatto a 15 milioni, i neroazzurri vogliono almeno incassare 20 milioni dopo averne spesi 30 per il suo arrivo due anni fa. Il calciatore, italiano classe 94 nel giro della nazionale di Mancini, ha fatto sapere di gradire la destinazione viola. Domani potrebbe essere la giornata della fumata bianca.