“Ho sentito dire da tanti che questa è una regola sbagliata, persone per le quali ho grande stima, che tenteranno di cambiare questa regola. Non mi leva il sonno mettermi la fascia mia o quella della Lega, ma personalmente la cosa che mi sta dando fastidio è che sono rimasto solo io insieme ai miei colleghi della Fiorentina. E io devo anche rispettare loro che hanno una motivazione diversa dalla mia, ecco perché ho già detto che probabilmente dalla prossima partita metterò quella della Serie A sperando che verrà cambiata al più presto questa legge. Ma lo faccio solo per rispetto alla Fiorentina”.
Nel mondo del calcio di oggi ci sono gli uomini e ci sono i ragazzini viziati. Queste sono le parole di Daniele de Rossi, capitano della Roma, che alla vigilia della partita di Champions League contro il Real Madrid ha parlato della fascia da capitano omologata della Lega Calcio.
De Rossi ha dimostrato di essere uomo vero, le sue parole sono state responsabili e senza alcuna ripicca o capriccio. Come quella che per esempio ha avuto Marotta quando disse: “Le regole devono essere rispettate da tutti, Fiorentina compresa”
Non è da tutti, avete presente quando rimproveri un bambino negandogli qualcosa e lui ti risponde: “Eh ma perché lui può farlo?”. Ragionamenti da bambini. Ecco, in un calcio che ci ha abituato a tanti di questi ragionamenti, un calciatore che pronuncia queste parole merita rispetto e ammirazione.
L’esempio negativo è proprio il dirigente della Juventus che questo ragionamento ha provato a farlo all’inizio. Ma noi oggi ci inchiniamo ad un uomo vero, che evita polemiche inutili su una regola inutile. Siamo sicuri che queste parole siano tante piaciute anche tra le mura dello spogliatoio viola, Pezzella e compagni saranno riconoscenti a questo uomo. Speriamo faccia scuola…
Flavio Ognissanti