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Odriozola si è preso la Fiorentina: tecnica, attacco, esperienza internazionale e duttilità tattica
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Odriozola si è preso la Fiorentina: tecnica, attacco, esperienza internazionale e duttilità tattica

Giuseppe Cizza

20 Gennaio · 18:13

Aggiornamento: 20 Gennaio 2022 · 18:13

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Quella di Firenze e della Fiorentina doveva essere, almeno per stessa ammissione di Alvaro Odriozola, una tappa di passaggio, un ”Erasmus calcistico”, per come lo aveva definito lui. Una dichiarazione che, sia pure a ragion veduta, la piazza della Firenze calcistica aveva accolto con qualche perplessità, perchè diciamocelo, non è mai bello sentirsi un ripiego, nemmeno quando, come in questo caso, il giudizio proviene da chi ha vestito le maglie di Bayern Monaco (con cui ha vinto anche un triplete) e Real Madrid.

Uno scenario scritto, segnato, che pure ha ultimamente dato segnali di ripensamento da parte del terzino spagnolo, quasi ”stupito” ed attratto dalla bontà del lavoro di mister Italiano, che lo ha eccellentemente calato in un progetto credibile, vincente e soprattutto con enormi potenzialità di crescita. Alvaro, che nel frattempo a suon di ottime prestazioni pare sia anche riuscito a riparare la spaccatura generata da quelle infelici dichiarazioni al suo arrivo, sembra ormai diventato una pedina fondamentale dell’ingranaggio viola. Tanto in campo quanto nello spogliatoio.

ESPERIENZA INTERNAZIONALE

L’approdo di Odriozola, così come per Callejon e Ribery nelle scorse stagioni, ha consentito l’avvicendamento di un calciatore esperto (e vincente) che ha indiscutibilmente alzato l’asticella di uno spogliatoio colmo di giovani di talento, ma privi di esperienza internazionale. Quella stessa esperienza che spesso si rivela decisiva in partite contro squadre ed avversari di caratura diversa, superiore.

 DUTTILITA’ TATTICA

L’ex terzino delle Merengues è semplicemente il padrone della fascia destra, sapientemente occupata nel divertente ed efficace 4-3-3 di Vincenzo Italiano. Dotato di ottimi piedi, Odriozola è un elemento cardine nell’ormai consueta costruzione dal basso, che ha saputo valorizzarsi anche in proiezione offensiva, divenendo spesso un’autentica spina nel fianco per le retroguardie avversarie, incapaci di contenere il suo cambio di passo in fase di spinta, ma al contempo utilissimo in ripiegamento per la veloce riconquista del pallone. Tutt’altro che non pervenuto in zona gol, lo spagnolo è ad oggi probabilmente uno dei pochi insostituibili della rosa della Fiorentina, che con lui ha la possibilità di modificare l’atteggiamento tattico anche a partita in corso ed al contempo garantire assoluta affidabilità nelle due fasi di gioco.

UN FUTURO ANCORA TUTTO DA SCRIVERE?

Una tale centralità all’interno del progetto, forse, non se l’aspettava neanche lui, ed allora chissà che la decantata volontà di ritornare, magari da protagonista, a vestire la maglia del Real Madrid nella prossima stagione possa essere messa in discussione in favore di una squadra ed un ambiente dimostratisi capaci di credere nelle sue potenzialità e, cosa più importanti, di tornare a fargli riacquisire tutte quelle convinzioni che nelle sue ultime ( sia pure prestigiosissime) esperienze sembrava aver smarrito. Un calciatore diverso, maturo, centrato e concentrato sull’obiettivo di riportare dopo tantissimi anni la Fiorentina alla qualificazione per una competizione europea. Questo e molto altro, é Alvaro Odriozola.

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