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Non ci sarà il restyling del Franchi, le curve non si possono demolire. Sarà stadio nuovo “Ma non a Campi” dice Nardella
Rassegna Stampa

Non ci sarà il restyling del Franchi, le curve non si possono demolire. Sarà stadio nuovo “Ma non a Campi” dice Nardella

Redazione

22 Settembre · 12:38

Aggiornamento: 22 Settembre 2019 · 12:38

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«La Fiorentina vuole fare il restyling del Franchi ma solo se si possono abbattere le curve. Mi pare di capire che non ci siano le condizioni per demolirle. Crescono le chance si faccia alla Mercafir. Si può fare in cinque anni».

Dario Nardella, al congresso del Psi, con accanto il sindaco di Campi Emiliano Fossi e il segretario nazionale Psi Riccardo Nencini, chiude la partita del restyling. A pesare, fanno sapere da Palazzo Vecchio, sul progetto chiesto da Rocco Commisso a Marco Casamonti, sarebbe il forte dubbio da parte della soprintendenza a concedere di abbattere le curve, dietro le quali ci sono le scale elicoidali del Franchi, un’operazione che snaturerebbe l’opera del ‘38 di Nervi. Pare che il segnale sia arrivato direttamente dal ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, prima dell’incontro che Nardella avrà la prossima settimana.

Il no della soprintendenza, è la tesi di Nardella. Pure Commisso, uscito dall’incontro in Palazzo Pitti per presentare l’idea progettuale, pare fosse molto dubbioso. E per lui che vuole fare presto («fast, fast, fast» è il suo motto), è stata una mezza risposta. L’altra metà è arrivata da una prima stima dei costi: il restyling costerebbe 200 milioni di euro, con 100 milioni si può fare un nuovo stadio da 50 mila posti. Ma dove? Nardella è convinto: «Mercafir è l’unica soluzione». Ma la Fiorentina ha una opzione di acquisto di 30 ettari a Campi:

«Un’ipotesi che non esiste: non si può costruire la “Grande Firenze” con la strategia del carciofo. Se si parla di sviluppo complessivo, accetti aeroporto e inceneritore, allora si può parlare dello stadio. Io ho parlato con la Fiorentina, l’ipotesi dello stadio a Campi non è mai esistita e non esiste».

Pare però che non sia proprio così. Perché l’unica esigenza della Fiorentina è di far presto e bene: in attesa del possibile no della soprintendenza sceglierà la soluzione più rapida e più conveniente. Vogliono aumentare la platea di tifosi, e per questo non guardano solo a Firenze. A rispondere a Nardella poi c’è anche lo stesso Fossi, dal palco delle Pavoniere. «È la Fiorentina ad avere una opzione di acquisto di quei terreni. Mi hanno chiesto: lo fareste, voi, lo stadio? Sì. E visto che si parla di “Grande Firenze”, bisogna essere disposti non solo a dislocare funzioni scomode nella Piana, ma anche di pregio e qualificanti. Sarebbe una svolta».

Se la spunterà Campi, sarà soprattutto per la rapidità con cui il Comune potrà concedere la variante urbanistica: scherzo del destino, potrà farlo grazie alla «legge stadi» voluta dall’allora deputato Pd Nardella.

Corriere fiorentino

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