L’allenatore ed ex compagno di squadra di Raffaele Palladino, Giovanni Marchese, è intervenuto ai microfoni di Lady Radio, dove ha parlato del tecnico della Fiorentina. Queste le sue parole:
“Con Palladino siamo cresciuti insieme, abbiamo giocato e fatto il corso per allenatori insieme. Lui è un leader silenzioso, si sa approcciare, sa farsi voler bene. Sente la fiducia della società, l’allenatore tante volte cambia carattere anche in base alla fiducia che sente dalla società e nei suoi giocatori.
Per quanto riguarda le scelte, lui ha dimostrato di avere personalità, nonostante sia un allenatore giovane. Se ha messo in panchina Biraghi e altri giocatori importanti è perché ha la fiducia della propria società. Italiano? E’ un martello, come Conte ma più simpatico. Quando allenava il Trapani, ricordo che voleva fortemente che si giocasse il pallone e si arrabbiava tantissimo se i suoi se non lo facevano. Raffaele in campo non era un allenatore, ma da quello che noto dalle partite e dai movimenti che fanno le sue squadre, si vede che è un allenatore intelligente e che sa leggere la partita. Avere i giocatori permette allenatore di cambiare qualcosa.
Mandragora? Penso che sarà un giocatore in più, ma anche lui deve capire che c’è concorrenza. Quindi sa che dovrà dare qualcosina in più. Gudmundsson? E’ fortissimo. E’ affamato, ha cattiveria, la Fiorentina ha fatto veramente un buon acquisto. E’ un giocatore di qualità, da grande squadra.
Il Genoa? Purtroppo per Gilardino, gli hanno dato via tutti i migliori giocatori. Io penso che Gilardino dirà la sua per il mercato di gennaio. Retegui e Gudmundsson sono giocatori di un altro livello”.