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Le regole del protocollo: tamponi, ritiri e limiti agli allenamenti. C’è il nodo sulla responsabilità dei medici
Rassegna Stampa

Le regole del protocollo: tamponi, ritiri e limiti agli allenamenti. C’è il nodo sulla responsabilità dei medici

Redazione

15 Maggio · 12:17

Aggiornamento: 15 Maggio 2020 · 12:19

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Oggi le regole del protocollo scientifico sono state suddivise in cinque punti da La Gazzetta dello Sport.

Del gruppo fanno parte giocatori, allenatori, massaggiatori, fisioterapisti e altri componenti dello Taff che lavoreranno a stretto contatto da lunedì. Tutti, 72-96 ore prima degli allenamenti, devono essere sottoposti a visita clinica più tamponi Covid e test sierologici. Chi è positivo viene allontanato dal gruppo, giocatori e tecnici che hanno avuto il virus faranno test aggiuntivi. Il tampone dovrà essere ripetuto dopo 24 ore. Test sierologici e tamponi si ripeteranno su tutto il gruppo dopo 7-8 giorni di allenamenti. I tamponi sono a spese del club.

Il problema della reperibilità dei reagenti per i tamponi soprattutto in Lombardia, c’è. I club si stanno attrezzando.

I responsabili medici del club hanno il compito di monitorare il gruppo durante il ritiro, con il controllo giornaliero della temperatura e degli altri sintomi, e di dare indicazioni sui comportamenti da adottare. Il protocollo FIGC prevede che le misure della quarantena volontaria di due settimane devo essere rispettate stringentemente sotto la responsabilità del medico del club. È il passato che preoccupa gli staff sanitari della A: ai medici viene riconosciuta una sorta di irresponsabilità illimitata.

Le indicazioni contenute nel protocollo FIGC riguarda le prime due settimane di allenamento in gruppo chiuso, con possibile estensione alla terza. Le squadre cioè devono creare torno a sé una bolla per provare ad allontanare i rischi del contagio. Come? Restando in quarantena volontaria.

Gli allenamenti nei primi 14 giorni sono divisi in 2 fasi: nella prima si continua con il lavoro individuale e si inizia con la tecnica individuale e di gruppo, con 7-8 giocatori. Allenatore e staff devono avere mascherina e guanti e tenere una distanza minima di 2 metri l’uno dall’altro; sarà limitata la palestra e anche qui si lavorerà a 2 metri di distanza. La seconda fase dopo l’esito positivo dei tamponi-test sierologici di controllo dopo una settimana di allenamenti, prevede che si intensifichi il lavoro tecnico.

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