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Juric: “Dovevo essere più duro con la società e non permettere cessioni di Mandragora e Brekalo”

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Juric: “Dovevo essere più duro con la società e non permettere cessioni di Mandragora e Brekalo”

Redazione

16 Aprile · 23:31

Aggiornamento: 17 Aprile 2023 · 01:59

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“Abbiamo fatto di tutto per vincerla, ma abbiamo regalato l’ennesimo gol su fallo laterale, era già successo contro il Napoli. C’è grande amarezza per questo. Dopo abbiamo creato il mondo e la squadra ha fatto di tutto per vincere e le faccio i complimenti”.

Il tecnico del Torino Ivan Juric commenta ai microfoni di Dazn il match pareggiato 1-1 in casa con la Salernitana di Paulo Sousa: “L’approccio? Non è molle, è stato un particolare che hai un fallo laterale tuo e prendi gol, non è molle. Loro poi hanno fatti un tiro da fuori deviato e basta. Questo non è approccio, è proprio il problema di non percepire certi pericoli. Poi la squadra ha fatto un’ottima partita e ha creato tantissime occasioni, tanto possesso e dominio”.

“L’infortunio di Ricci? Ci pensiamo domani e vediamo i risultati delle analisi. Cercheremo di recuperare anche Lazaro, Pellegri che sono giocatori recuperati ma devono trovare la forma migliore. Vlasic in mezzo al campo può essere una soluzione? Sì. E Radonjic? È un processo, alti e bassi. Lui non ha mai fatto più di tre partite di fila. Stiamo parlando di un ragazzo che ha avuto problemi seri e ora sta bene ma gli manca il gol. Lo sta sfiorando da diverse partite, anche oggi tanti tiri e tante azioni ma gli manca il gol per capitalizzare tutto quello di buono che fa”, prosegue Juric.

“Io penso che abbiamo tre punti di più rispetto all’anno scorso e abbiamo perso Bremer, Lukic, Pobega, Mandragora, Brekalo, Praet e così via. La mia più grande colpa è non essere più tosto nelle scelte della società, mi sono tirato indietro su certe cose che non dovevo permettere per il bene della società. In questo momento abbiamo tre punti in più e secondo me questo è un grandissimo risultato però si prendono insulti. I ragazzi prendono insulti. Noi siamo a Torino e fare il decimo posto, mi fa amarezza per non essere riuscito a creare energia tra di noi per fare qualcosa in più rimanendo con l’idea che il presidente da giugno dell’anno scorso ha messo i soldi. Potevamo fare molto di più in tutte le cose. Il futuro? Io ho un contratto e lavoro con libertà. Il presidente mi ha permesso di esprimermi, di lavorare e fare tante cose. C’è voglia di crescere e a me dispiace perché anche se con tre punti in più con tanti nuovi, prendi insulti dopo una partita che domini. Non è colpa dei tifosi ma questo è il Torino e noi dobbiamo aspirare di più e meglio”, conclude Juric.

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