Gli esami non finiscono mai, specialmente quando rimbalzi da una partita all’altra. La Fiorentina oggi proverà a scavalcare l’ostacolo Torino, una sfida che si annuncia ricca d’insidie anche per la voglia di rivalsa della squadra di Vanoli. La partita l’abbiamo giocata con Ciccio Graziani a La Nazione. «Premetto una cosa per me importante. Ho sentito troppa euforia intorno alla Fiorentina e io starei con i piedi per terra perché se poi dopo cadi ti fai parecchio male. Detto questo sognare non costa niente. Ma ci vuole equilibrio anche se adesso la classifica è straordinaria».
Quanto conta la vittoria di Genova?
«Tanto, preferisco vittorie un po’ sofferte che trionfi roboanti. Quest’anno sta andando tutto per il verso giusto, di certo la squadra è più forte della scorsa stagione».
Torna Kean al centro dell’attacco. Una buona notizia…
«E’ imprescindibile per questa squadra. Si è visto anche a Genova. Kouame ha fatto quello che ha potuto, Beltran si muove bene da seconda punta e lì mi piace tanto. Ma Kean per noi è un piccolo Lukaku. Lotta, sgomita, combatte e segna».
De Gea se lo aspettava così o un po’ più arrugginito?
«No, arrugginito no. Se uno è bravo rimane tale. E’ un fuoriclasse. Doveva solo ritrovare i riferimenti. Adesso è tornato il portiere che conoscevamo. E oggettivamente fa la differenza».
E del lavoro di Palladino cosa pensa?
«E’ stato bravo e intelligente a capire che non aveva i giocatori giusti per giocare con la difesa a tre. Biraghi, ad esempio, non poteva fare il terzo di sinistra. Se hai i giocatori giusti ben venga come idea di gioco. Penso a uno come N’Dicka della Roma, lui sì adatto per giocare a tre. A quattro ha trovato equilibrio, non corre rischi e sta sfruttando le caratteristiche della rosa».
Del momento del Torino cosa pensa?
«Con l’infortunio di Zapata sono cominciati i problemi, ma ha comunque Sanabria e Adams che a me piace molto. Non so cosa gli stia succedendo. Contro la Roma ho visto il Toro più brutto degli ultimi tre-quattro anni. Non c’è carattere, personalità, anima. Zapata è bravo, ma senza un giocatore non può crollare tutto. Dopo le prime 5 giornate forse si è pensato che bastasse poco per mantenere quella classifica. Ma non è così, in Serie A ogni domenica è una battaglia».
Qual è l’obiettivo realistico della Fiorentina?
«Migliorarsi, come dice il presidente. Napoli, Milan, Inter e Juventus sono superiori. Dobbiamo giocarcela con Atalanta, Lazio e Roma. Andare in Europa League sarebbe tanta roba».
Torino-Fiorentina le suscita sempre qualche emozione da doppio ex?
«Certo, per me è una sofferenza. Vengo anche da Roma-Torino. Faccio il tifo per queste tre squadre. Guarderò la partita con serenità, senza tifare. Sperando in una bella sfida. E che vinca il migliore».