Bigon dovrà cominciare a valutare le varie offerte arrivate a Casteldebole per Diawara. Lo sbarco di Corvino a Firenze ha fatto salire le quotazioni di Amadou, «figlioccio» dell’ex dt rossoblù, in chiave viola, senza contare che anche dalla Liga (Siviglia e Valencia) sono stati fatti sondaggi. Va da sè che è dalla cessione quasi inevitabile e dalla conseguente plusvalenza di Diawara che il Bologna ricaverà i soldi (il club punta ad almeno 10 milioni) per fare un mercato che altrimenti non avrebbe molto respiro.
Nodo da sciogliere riguardo a Giaccherini. Fase di stallo tra l’entourage dell’azzurro e la società. La distanza oceanica (tutta la dirigenza rossoblù a Montreal, gli agenti di Giack in Italia) non ha dato margini di sviluppo immediato alla trattativa, ma la realtà è un’altra. Il silenzio, in certi casi, parla da solo. Il fatto che il Bologna non abbia più contattato (nemmeno telefonicamente) gli agenti di Giaccherini configura uno scenario ben preciso. Più della volontà (è nota la stima di Donadoni verso il giocatore), mancano le premesse economiche perché la trattativa si concretizzi. Il Bologna infatti dovrà 1) andare a trattare con il Sunderland, e un esborso è inevitabile visto che Giaccherini ha ancora un anno di contratto con il club inglese) e 2) provvedere all’ingaggio del giocatore, con i suoi due milioni netti all’anno (il doppio da mettere a bilancio) è il più pagato tra i rossoblù.
Giaccherini, nell’ultimo incontro, aveva lasciato margine ad una trattativa, prendendo in considerazione l’ipotesi di abbassarsi l’ingaggio e/o tramutarlo in bonus a obiettivo, al netto comunque di un biennale; ma a quanto emerge dalle riunioni di Montreal il Bologna non se la sentirebbe di gravarsi di un peso economico così pesante, preferendo invece dirigersi verso altre soluzioni tecniche. Nei prossimi giorni ci sarà comunque un contatto tra gli agenti di Giaccherini e il club, ma la sensazione netta oggi è che tocchi al nuovo ds Bigon fare un passo avanti, altrimenti l’azzurro prenderà in considerazione le varie offerte che gli sono arrivate: dalla Fiorentina al Toro, fino alla Lazio (che pensa a lui per sostituire il partente Candreva), non sono pochi i club pronti a farsi avanti per garantirsi le prestazioni di un giocatore che tra due settimane sarà uno dei pilastri dell’Italia di Conte agli Europei.
Corriere dello Sport