Gioielleria Elysium, diciamo in centro a Milano. Insegna dorata, mobili dorati, un certo tono: un posto, si capisce, per chi può spendere. Il centro dell’inchiesta è qui perché la novità è la rivelazione di un sistema di scommesse illegali e pagamenti conseguenti. I calciatori venivano invitati a scommettere su siti illegali, su cui venivano create stanze dedicate, tavoli da poker riservati a loro.
Gli organizzatori comunicavano le password di accesso e si occupavano della gestione dei conti di gioco. I calciatori avevano dal principio un’apertura di credito. Potevano puntare grosse cifre, senza versare denaro con una carta di credito. Quando perdevano – e perdevano spesso – potevano pagare in vari modi. In contanti, attraverso Revolut (una società che offre servizi bancari), su carte PostePay e in gioielleria.
La gioielleria è il meccanismo più inedito. I calciatori, per pagare quanto avevano perso online, potevano acquistare orologi o gioielli a un prezzo molto maggiorato. Oppure potevano pagarli senza ritirarli. Nelle carte si notano pagamenti fittizi per alcuni Rolex. Dice Tonali: «Mi ricordo che il gioielliere mi fece vedere un Rolex che sapevo valere 9.000 euro e che lui mi proponeva a 21.000 euro, prezzo che comprendeva l’importo del debito che avevo con Tommy». Tommy è Tommaso De Giacomo, uno degli indagati. Il particolare più inquietante però riguarda Fagioli: una carta di credito intestata a lui veniva custodita nella cassaforte della Elysium. E si scrive: «All’occorrenza, De Giacomo effettuava pagamenti presso la gioielleria per rientrare, quantomeno parzialmente, del debito contratto».
Da brividi anche un dialogo tra i due, in cui De Giacomo gli dice che preleverà denaro dalla carta e Fagioli gli chiede di non esagerare: «Non strisciare tanto. Lasciami qualcosa per vivere». Da un calciatore che nel 2023 ha firmato con la Juve un contratto stimato in 1,5 milioni a stagione. Zaniolo, invece, ha ammesso di essersi preoccupato un giorno in cui De Giacomo si è alterato. I versamenti Fagioli ha versato 693mila euro alla Elysium e ha convinto amici del calcio a effettuare per lui bonifici alla gioielleria o pagamenti in favore di carte PostePay. Gatti e Dragusin hanno versato 40.000 euro ciascuno, Okoli 41mila euro, Turati 12mila, Alessio Di Massimo 29mila, Plizzari 15mila e così via, in una sfilata di figurine più o meno riconoscibili. Nessuno di loro è indagato.
Nella penultima pagina del decreto di sequestro preventivo compare il nome di Dusan Vlahovic. Il centravanti serbo ha effettuato alla gioielleria Elysium due versamenti da 50mila euro ciascuno per l’acquisto di un Rolex. Versamento arrivato dopo il 24 maggio 2023, giorno del sequestro del telefono di Fagioli. Quel pagamento è stato effettuato per comprare un orologio per sé oppure per Fagioli? Questo non è chiaro al 100% ma la prima ipotesi sembra da preferire. Vlahovic infatti non compare nel lungo elenco delle persone che hanno prestato denaro a Fagioli. E, ovviamente, non è indagato. Lo scrive La Gazzetta dello Sport