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Esclusiva, alla scoperta del Vc Gorizia: ” Sventoliamo il giglio in terra friulana. Fra pallone e buon cibo”
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Esclusiva, alla scoperta del Vc Gorizia: ” Sventoliamo il giglio in terra friulana. Fra pallone e buon cibo”

Marco Collini

30 Ottobre · 18:02

Aggiornamento: 30 Ottobre 2020 · 21:17

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Lo stemma del club

Per la rubrica che vuol far conoscere gruppi e viola club in giro per il territorio oggi conosciamo il Viola Club Gorizia. Abbiamo contattato in ESCLUSIVA uno dei soci, ovvero Paolo Frattallone il quale subito ci preannuncia sorridendo: “Lavoro ad Udine, questa settimana sono a stretto contatto con colleghi tifosi dell’Udinese, che sono nervosi per la nostra vittoria fortunosamente di domenica. Ma io me ne vanto lo stesso..”.

Buongiorno Paolo, raccontaci la storia del vostro club, quando è stato fondato?

“Il club fu istituito nel 1995 con a capo del consiglio direttivo il nostro Alessandro Goretti. Oggi il presidente è Fabio Innocenti. Storia narra che i due si conobbero su un campo da calcio. Uno (Alessandro) era arbitro dilettante, mentre l’altro (Fabio ndr) calciatore..fu durante un post partita acceso che i due, sbolliti gli animi si conobbero e scoprirono i relativi amori calcistici che gli accumunavano, l’amore per la Fiorentina. Decisero insieme di mettere un annuncio su un giornale locale, erano alla ricerca di altri tifosi viola con l’intento di istituire il viola club. Ed eccoci qua..”.

Che bella storia, oggi quanti soci potete contare?

“Ci siamo stabilizzati sulle 60 unità, ultimamente stanno inserendosi anche giovani leve che ci fanno ben sperare nel tramandare il colore viola qua in Friuli. Possiamo dire di essere gemellati col ‘viola club Arcidosso’ dell’amico Mario Cruciani e del gruppo ‘Gli Inviolabili Sacile’. Ricordo che negli anni d’oro dei DV potemmo vantare anche un centinaio di soci. Ma torneranno quei momenti sono sicuro. Il nostro presidente Commisso ha fatto tantissimo in un solo anno. Piano piano troverà la squadra anche in campo, sul versante centro sportivo ci ha già regalato un gioiello”.

Si festeggia nella sede del Vc Gorizia

In tempi normali siete presenti al Franchi?

“Certamente, ogni anno scendiamo per almeno 4-6 partite al Franchi ed esponiamo il nostro striscione in curva Fiesole. La nostra primatista in presenze è la brava muggesana Daniela, abbonata e che non manca mai una gara in casa.Io invece devo la passione viola al fatto che sono nato a Firenze ed anche se oggi ho perso la vostra ‘calata fiorentina’ non dimentico il fatto di averci vissuto fino all’età di nove anni. Abitavo nel rione ‘Rondinella’ e andavo spesso al Franchi a piedi a passeggiare..”.

Quali sono state le vostre trasferte top?

“Ricordo la vittoria a Vicenza nell’anno del Trap, 1-2 per noi con gol di Bati ed Oliveira. Fu una bellissima giornata con gli amici del club. Quella volta ad Innsbrück in Europa League, era l’anno in cui retrocedemmo ma in Austria passammo il turno grazie ad un 2-2 con gol di Morfeo e Nuno Gomes. Lì fu un’invasione viola, tantissimi fiorentini salirono per la partita. Lì in un locale incontrammo lo storico presidente del ‘Firenze nel nord’ Marco Baratti, alias Barattistuta. Un vero riferimento per noi tifosi nel nord Italia.

Gorizia sta con Rocco Commisso

Aneddoti particolari relativi ad una partita?

“Ne abbiamo a bizzeffe..come nell’anno della C2, ricordo la trasferta col Forlì, giocata sul campo di Cesena. Tengo a specificare che le nostre siano ‘trasferte culinarie’ dove associamo alla partita delle ricche e sane mangiate in compagnia. Andammo infatti a pranzo in un agriturismo, solo che finendo di mangiare alle 14,15 (la gara iniziava un quarto d’ora dopo..ndr) sfruttammo il nostro Fabio, poliziotto di professione che con i suoi buoni uffici ci fece scortare allo stadio da un collega con la volante. Arrivammo in un lampo..(ride ndr.)”.

Lo striscione per DA13 esposto al Friuli

La delusione più grande legata alla Fiorentina?

“Ricordo un fatto, il più toccante della mia storia in viola. La mattina del 4 marzo 2018 ero bello carico per la trasferta a noi vicina di Udine. Nella fretta di partire mi dimenticai la maglia della Fiorentina che usavo da un paio d’anni, frutto del regalo di un mio collega e della sua conoscenza col calciatore Rossettini del Torino che me lacfece avere dopo un Torino – Fiorentina del 2016. Quella maglia della Fiorentina fu indossata dal nostro capitano Davide Astori. Ebbene quella mattina non l’avevo con me, poi a metà del percorso verso lo stadio un messaggino di un amico mi annunciava la scomparsa di Davide. Fu un segno del destino..quel maledetto giorno”. Davide vive nel cuore di ogni tifoso viola, lì dove il ricordo sarà custodito per sempre.

Marco Collini

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