Lorenzo De Santis, esperto di mercato, è intervenuto ai microfoni di Stadio Aperto, trasmissione di TMW Radio, per parlare dei movimenti futuri in chiave di mercato della Fiorentina in vista della prossima stagione. Ecco le sue parole:
“Non mi sarei mai aspettato le dimissioni di Prandelli. È chiaro che una situazione del genere va ad aggiungersi alle panchine snocciolate negli ultimi anni, già da fine della gestione Della Valle. Commisso ha cercato di ridare continuità ad un duo già rodato come Pradè-Montella ma senza ottenere risultati soddisfacenti. Oggi, a 10 partite dalla fine del campionato, ci sono 7 punti di margine sulla zona salvezza, una situazione spiacevole e dolorosa per tutti. Prandelli in primis, i giocatori che sono in mezzo ad una situazione non facile e soprattutto la piazza: Firenze manca da troppi anni a certi obiettivi, ed è un dispiacere vedere una squadra che non riesce ad esprimere le sue potenzialità“.
TECNICO DELLA FIORENTINA “Credo che ci siano due strade, una che porta a un profilo più giovane, in rampa di lancio, come Roberto De Zerbi o Ivan Juric, oppure di affidarsi ad uno di comprovata esperienza, e credo la rosa di nomi sia ristretta a Gennaro Gattuso, Maurizio Sarri o Luciano Spalletti. Il valzer delle panchine, non solo della Fiorentina, andrà a spostare molto del prossimo mercato, finestra condizionata dalle congiunture economico-sociali. Chi va a prendere l’allenatore giusto può guadagnare diversi punti a fine campionato”.
VLAHOVIC “È una questione molto aperta. A Prandelli bisogna riconoscere il merito di aver dato continuità ad un giocatore che fin qui non l’aveva mai trovata. Se togliamo Haaland, oggi è un fattore ed ha un mercato veramente importante. Ci sta pensando Roma, Milan e anche il Borussia Dortmund come futuro sostituito, appunto, di Haaland. Oggi la Fiorentina deve fare l’impossibile per andare ad adeguare e rinnovare il contratto, si darebbe un messaggio importante alla piazza e anche ai giocatori. Dopo 3 anni di assenza dalle coppe deve essere fatto uno strappo alla regola e ripartire da Vlahovic. Non è semplice, ma i Viola hanno una scadenza sufficientemente lunga per lavorare al rinnovo e non farselo scappare”.
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