Padrone di casa di Reset Group, insieme al socio Carlo Diana, Davide Lippi parla con Tuttomercatoweb.com a margine della presentazione del nuovo corso della sua agenzia.
“C’è tanta emozione, è l’alba di un progetto nuovo: è un punto d’arrivo dopo 15 anni di lavoro, energia, voglia, risultati positivi e negativi. E ora è un punto di partenza. Con Carlo ci presentiamo e abbiamo la presunzione di presentarci in settori nuovi dopo tutta l’esperienza nel calcio. Parlavo prima con Samuele, coi ragazzi del tiro al volo, di altri sport di nicchia: a loro non prometto niente se non lavoro serio e investimenti per continuare a costruire un’impresa. Vogliamo far gruppo di lavoro, è quello in cui credo. Sono cresciuto pensando a quello, che nessuno di noi è forte quanto tutti noi messi insieme”.
La Fiorentina è la sorpresa?
“No, è il continuo del percorso. Solo che tutti si aspettavano risultati subito, in un anno. La Fiorentina sta facendo un percorso importante, lavorano insieme e costruiscono da tre anni. Investono sulle strutture e i risultati arrivano: hanno cambiato giocatori e facce, tanti, ma ora hanno trovato l’allenatore giusto come Italiano. Però è una squadra costruita in tre anni, con due-tre giocatori di livello messi ogni anno. Così si costruiscono i percorsi. Oggi la Fiorentina è competitiva, ha preso giocatori e un allenatore, la società ha le idee più chiare dopo essere arrivata in un calcio nuovo. Joe Barone sta facendo passi da gigante, Daniele Pradè è un grande dirigente ed è pronta per fare un salto. Per essere nelle prime quattro come l’Atalanta c’è da lavorare ma non credo spaventi nessuno: a Firenze devono essere felici, stanno creando valore anche con una struttura come quella del centro sportivo. E poi c’è Cabral, è un giocatore forte: a gennaio chi arriva dall’estero ha bisogno di tempo. Ha fatto il record di gol in Svizzera, non mi aspettavo doppiette subito ma si sta ambientando. E’ giovane, forte, farà grandi cose anche lui”.
MARIO SCONCERTI CONTRO CORRENTE
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