“Friedkin e Commisso negli USA – ha detto a La Gazzetta dello Sport il giornalista newyorkese Andrew Dampf – hanno fama d’imprenditori seri ma negli Stati Uniti sono enormi, i magnati tanti e il grande pubblico non li conosce tutti. Nella cultura americana poi non esiste il mito del presidente, si parla piuttosto di proprietari. In ogni caso non è facile entrare in una cultura sportiva diversa dalla propria. Bisogna parlare la lingua del luogo e in questo Commisso è avvantaggiato dalle origini e poi conoscere tutte le sfumature del mercato. Il presidente della Fiorentina è un vero appassionato di calcio, molto estroverso, ma non è detto che uno stil diverso non faccia bene. Di Friedkin si conosce poco, ma forse in una città molto passionale come Roma potrebbe essere una cosa positiva che non si esasperino gli animi con dichiarazioni bollenti”.
Roma-Fiorentina è anche Friedkin-Commisso: le idee chiare dagli USA per fare grandi i due club