Sul Corriere Fiorentino troviamo un commento su quanto accaduto al Viola Park. Più dei chiarimenti servirebbe una richiesta di scuse da parte della Fiorentina, altrimenti il rischio è quello di passare da Don Abbondio, come un po’ tutta la politica fiorentina che da tempo accetta di essere sistematicamente schernita da Commisso senza reagire per paura di perdere consenso. Un po’ come questa città che dagli studentati privati agli appartamenti di lusso (anche per anziani), tanto per fare due esempi, sembra aver perso la capacità di distinguere tra cosa i soldi, anche quando sono tantissimi, possono comprare, portando come in questo caso un valore aggiunto alla città, e cosa invece non ha prezzo: si chiama rispetto delle persone, delle regole, della libertà di esprimere il proprio pensiero e il proprio dissenso. Chi fa affari a Firenze (e per Commisso la Fiorentina è un grande affare) non ne diventa automaticamente il padrone, a cui tutto è concesso per quieto vivere o per paura che se ne vada. Rimane un ospite, certamente gradito, che deve però rispettare le regole di civiltà di cui questa città si vanta da sempre. Ci scuseranno Commisso e quelli come lui, ma in fondo questa è ancora, soprattutto, casa nostra.
LEGGI ANCHE, LE CONDIZIONI DI BIRAGHI