Questo il commento di Daniele Dallera sul Corriere della Sera dopo la cessione di Dusan Vlahovic alla Fiorentina:
“La Fiorentina è più ricca, ma anche più povera: cedendo Vlahovic sistema i conti, però ridimensiona la squadra. Rocco Commisso, accolto a Firenze da un bagno di folla e grandi aspettative, i primi due anni ha lottato per non retrocedere. Vincenzo Italiano, con una classifica di tutto rispetto, ha restituito orgoglio e ambizioni: ma se la Fiorentina è arrivata così in alto, oltre che per i meriti evidenti del tecnico, lo deve ai gol di Vlahovic. Il futuro, soprattutto il presente, è un punto di domanda. Firenze arrabbiata, delusa, col dono di ironizzare sul fatto che sia diventata un serbatoio bianconero.
La cessione di Baggio mobilitò una città e costrinse i Pontello a passare la mano. Che non si ripeta, per carità. Ma quella di Vlahovic è una ferita aperta: si spera che non trasformi la stagione del rilancio in un’altra da buttare. Cedendo Chiesa e Vlahovic, Commisso si è ripagato l’investimento del 2019 quando aveva comprato la Fiorentina dai fratelli Della Valle per 130 milioni di euro. Quanto a finanza un’operazione impeccabile: Vlahovic non voleva rinnovare, nell’estate del 2023 se ne sarebbe andato a zero. Ora la Fiorentina ha incassato 75 milioni.
Ma il calcio non è solo business, è anche cuore. Viene in mente quando Diego Della Valle bloccò la cessione di Toni all’Inter per 30 milioni e quella di Mutu alla Roma perché la Fiorentina aveva bisogno dei loro gol, tanto quanto questa contava su quelli di Vlahovic per andare in Europa. Firenze non si accontenta di vivacchiare. La Fiorentina dei Della Valle è arrivata agli ottavi di Champions e ha giocato due semifinali di Europa League. Ora tocca a Commisso, la Fiorentina la si rilancia anche con i soldi. Intanto l’ha indebolita.”
DALL’ARGENTINA, TRATTATIVA LO CELSO INTERROTTA PER PROBLEMA INGAGGIO
Dall’Argentina: “La trattativa della Fiorentina per Lo Celso si è interrotta, ostacolo ingaggio”