La permanenza di Federico Chiesa alla Fiorentina è stata la prima battaglia di Rocco Commisso. Era poco più di un anno fa: il biglietto da visita per presentarsi ad una piazza che si era rassegnata all’idea di vedere un altro gioiello andare alla Juventus. Come Bernardeschi, ma soprattutto come Roberto Baggio.
La storia è nota: il figlio d’arte è rimasto, era stato abbozzato il tema del rinnovo ma mai si è andati fino in fondo. Oggi la società è disposta a rinunciare a lui. Rocco Commisso ha provato a trasmettergli le sue ambizioni e il suo progetto di trasformarlo in una bandiera. Ma non ha funzionato. Intanto il giocatore è stato messo in vetrina, più volte proprietà e dirigenti hanno aperto alla cessione. Ma chi può essere l’interlocutore giusto? E in che tempi si può risolvere la vicenda? I nodi stanno qui. Dall’estero qualcuno si è fatto avanti, soprattutto dalla Premier League. Anche più di un club, come invece ha detto Commisso.
La Fiorentina era disposta a parlarne, Chiesa no. Il suo punto di vista è sempre stato chiaro: vuole rimanere in Italia. Questa scelta però complica la posizione della Fiorentina. Sì, perché nei confini nazionali soltanto la Juventus se lo potrebbe permettere, ma per ora no. Al momento i viola non sono nemmeno troppo inclini a coinvolgere contropartite tecniche. I bianconeri stanno nell’ombra. Nella rosa di Pirlo c’è abbondanza. È necessario cedere Bernardeschi o Douglas Costa. Se non tutti e due. La meta preferita del giocatore è da sempre Torino. Lo riporta il Corriere Fiorentino.