La stessa famiglia, in queste ore, ha alzato lo scudo. Papà Enrico, poi, è indignato. Soprattutto con Gasperini. Tanto da aver pensato ad una querela. Quelle accuse («cascatore», «comportamento diseducativo») non le ha proprio digerite.
Nel frattempo, da buon babbo, ha parlato col figlio. Raccogliendone la testimonianza. Federico, stupito per la violenza degli attacchi subiti, gli ha spiegato il suo punto di vista. In sintesi: nessuna simulazione, c’è stato un contatto (come testimoniato anche da Sky) che lo ha sbilanciato, facendolo inciampare. Tutto qua. Nella sua testa c’era solo un obiettivo: la porta. Difendere il pallone (per questo ha tagliato la strada a Toloi) e andare al tiro. Enrico lo ha ascoltato, e gli ha spiegato che quando si arriva al top, da noi, funziona così.
Prima ti esaltano, poi ti massacrano. Soprattutto se giochi nella Fiorentina e, magari, inizi a dar fastidio a qualcuno. Non è la prima volta. Non sarà l’ultima. Federico, comunque, ha le spalle larghe. E chi lo conosce (oltre a raccontare di caviglie piene di lividi) assicura che, nonostante tutto, abbia trascorso la giornata di ieri in totale serenità. Felice, in particolare, per come Firenze e la Fiorentina si siano schierati al suo fianco. Del resto, la società, ha tutto l’interesse a tutelare il suo gioiello più prezioso
Corriere fiorentino