Arbitri e allenatori di Serie A: una lunghissima storia di amore e odio (spesso tanto dell’uno e poco dell’altro e viceversa) che da qualche anno a questa parte, da quando in particolare Gianluca Rocchi è diventato il capo dei designatori delle sezioni unificate di Serie A e Serie B, sta provando quantomeno a vivere climi più distesi e pacifici – no, in questo caso non il capo dell’Aia -. Nella giornata di ieri, all’interno del centro broadcast della Lega Serie A a Lissone, tutte le componenti (vertici della Lega, vertici dell’Aia e allenatori o vice delle 20 saudre di Serie A) si sono incontrate e sedute attorno a un tavolo sia per presentare le novità regolamentari e le indicazioni che gli arbitri hanno ricevuto dall’alto su determinati episodi, sia per ascoltare le eventuali critiche mosse da chi il campo lo vede e suda tutti i giorni. E il confronto è stato quanto mai positivo e propositivo.
STOP PERDITE DI TEMPO – L’indicazione più chiara che è stata data da Rocchi agli allenatori è che, per questa stagione o meglio a partire da questa annata non ci sarà più spazio per le perdite di tempo. L’obiettivo è alzare il minutaggio del tempo effettivo di gioco che in numerose partite in questo inizio di stagione è stato addirittura al di sotto dei 45 minuti, troppo poco. Chi verrà colto in flagrante riceverà subito un cartellino giallo, e la severità aumenterà col passare dei minuti.
NO AI VIOLENTI – Verranno inoltre punite con maggior severità tutte quelle entrate e quegli interventi che possano arrecare danno o mettere a rischio la salute dei giocatori in campo. Le entrate con piede a martello sono quelle maggiormente attenzionate e che, nella scorsa stagione, è capitato che venissero troppo in fretta derubricate a normale fallo di gioco.
FALLI DI MANO: “CI PENSERO'” – Amplio è stato il confronto invece sull’annosa tematica dei falli di mano. Diversi episodi sono stati mostrati agli allenatori, chiedendo la loro interpretazione “da campo” e non “da regolamento”. La discordanza in questo caso è stata ampia con Rocchi che questa volta si è detto disposto a “pensarci su” perché il lavoro che sta portando avanti è quello di avvicinare gli arbitri al calcio giocato e al “capire il campo”.
ASSENTI CONTE E GASPERINI, INZAGHI E THIAGO MOTTA ATTIVISSIMI – Come riportato dalla Gazzetta dello Sport il clima è stato di grande partecipazione nonostante l’assenza di 7 allenatori in capo (Gasperini, Italiano, Conte, Palladino, Gilardino, Runjaic e Fabregas che hanno mandato i loro vice). I più attivi nel confronto sono invece stati Vanoli, Pecchia, Nesta, De Rossi, Thiago Motta e Simone Inzaghi che hanno cercato di trovare un punto di incontro su diverse tematiche. Tutto in un clima di grande cordialità, in campo, come sempre, sarà tutta un’altra storia.
Lo riporta calciomercato.com
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