Lorenzo Amoruso, ex difensore della Fiorentina, ha commentato con toni molto critici l’eliminazione dei viola ai microfoni di Radio Bruno, puntando il dito contro le scelte tecniche di Palladino e atteggiamento della squadra nei momenti chiave della sfida contro il Betis.
“Non ho mai creduto che una squadra tecnica come il Betis potesse accontentarsi del pari – ha esordito Amoruso –. Quando vedi un giocatore come Isco, a 35 anni, restare in campo per 120 minuti capisci che volevano vincerla fino all’ultimo. E così è stato. Noi invece, nei supplementari, non avevamo nessuno capace di accendere la partita. Questo mi ha fatto arrabbiare: certe partite non si giocano con la testa alla prossima. E il Betis non l’ha fatto”.
Amoruso ha criticato anche le sostituzioni operate nel secondo tempo: “Ci siamo snaturati. Togliere Adli, Fagioli e Gosens ha significato perdere tutta la qualità che avevamo. Nella ripresa non abbiamo più creato nulla, non siamo mai andati davvero alla ricerca della vittoria. E il Betis ci ha puniti, con merito, perché ha continuato a credere nel proprio gioco anche dopo la doppietta di Gosens”.
Infine, una riflessione più ampia sulla competizione europea: “In tre anni, il Betis è stata la squadra più forte che la Fiorentina abbia incontrato in Conference. Ma proprio per questo, vista la rosa più completa rispetto al passato, era lecito aspettarsi qualcosa in più. Questa squadra ha le carte in regola per giocarsi anche l’Europa League, e la stagione non è ancora finita”.