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Scugnizzo Viola: “Cagliari-Fiorentina 1-1: tra rimpianti e speranze, il cuore viola non smette di battere”

Lo Scugnizzo Viola

Scugnizzo Viola: “Cagliari-Fiorentina 1-1: tra rimpianti e speranze, il cuore viola non smette di battere”

Francesco Pistola

25 Agosto · 13:03

Aggiornamento: 25 Agosto 2025 · 13:03

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Primo tempo da buttare. Il coraggio di Pioli ripaga in parte. Squadra ancora da registrare. Nel mezzo c'è qualcosa da fare

Negli ultimi due minuti prendiamo gol, tocca registrare bene ancora la squadra

Un pareggio che lascia l’amaro in bocca e tante riflessioni. La Fiorentina torna da Cagliari con un 1-1 che racconta due facce diverse della stessa squadra. Da un lato un primo tempo contratto, impaurito, con reparti lunghi e scollegati; dall’altro un secondo tempo in cui Pioli, con coraggio e intelligenza, ha cambiato uomini e schema per raddrizzare una partita che sembrava scivolare via.

La prima frazione è stata un mezzo incubo per noi tifosi viola. Squadra troppo lunga, difesa ancora da registrare, centrocampo che non riusciva a fare filtro e zero cattiveria negli ultimi metri. Fagioli, che pure ha piedi buoni e visione di gioco, è apparso compassato, quasi ingabbiato dalla pressione avversaria. Ndour, chiamato a dare vivacità, ha deluso: palloni persi, poca intensità, mai un’accelerazione degna di questo nome. Solo Sohm ha provato a mettere un po’ di inventiva, muovendosi tra le linee con coraggio, ma era troppo isolato.

E qui devo fare un complimento speciale a Mister Fabio Pisacane. Eh sì, lo ammetto, mi emoziona vederlo lì, su quella panchina, ad urlare e incitare i suoi per 90 minuti senza mai fermarsi. Lo conosco da quando era ragazzino: alla scuola delle suore ero io ad allenarlo, e già allora si vedeva che aveva fame di calcio. Oggi ha ingabbiato benissimo la Fiorentina nel primo tempo, con una squadra corta, aggressiva, che non ci ha lasciato un centimetro. Onore a lui, figlio dei quartieri spagnoli come me, e al suo Cagliari per la determinazione con cui hanno interpretato la gara.

Poi, nella ripresa, la svolta. Pioli ha avuto il merito di cambiare: fuori chi non girava, dentro Mandragora che ha dato più profondità e qualità al gioco. E che gol ha fatto! Un colpo di testa perfetto (palo gol) che ci ha illuso di poter portare a casa i tre punti. Purtroppo, ancora una volta, i soliti problemi difensivi ci hanno punito: disattenzione dietro e pareggio del Cagliari nel finale. Una beffa, ma non del tutto immeritata viste le difficoltà dei primi 45 minuti.

La fotografia della partita sta tutta nelle pochissime palle arrivate li davanti. Nessuno a rischiato la giocata, nessuno a provato ad aumentare il ritmo, sembravano tutti impauriti e Kean avrà avuto forse un unica palla giocabile. Anche Gudmunsson è apparso un po nascosto, assist a parte si è visto poco. Bene i subentranti, con Mandragora e Viti su tutti.

Un punto che sta stretto? Forse sì, ma più che altro deve farci riflettere. La squadra è ancora lontana dall’essere quella compatta e intensa che vogliamo vedere. I reparti sono lunghi, manca la giusta condizione fisica e mentale. Fagioli deve accelerare i tempi e prendere in mano la squadra, Ndour deve svegliarsi, e dietro serve più cattiveria e concentrazione. Sohm tra i più ispirati, Mandragora il migliore: ha cambiato ritmo e segnato un gol da vero leader.

Da sottolineare anche il sostegno dei nostri tifosi presenti in Sardegna: pochi ma rumorosi, non hanno mai smesso di cantare, neanche nei momenti più difficili. Questo spirito deve essere la benzina per i ragazzi, perché la maglia viola va onorata sempre.

Ora testa a giovedì: l’avversario di Conference sarà poca cosa, ma i tifosi si aspettano una risposta immediata sul piano del gioco e dell’atteggiamento. E poi il prossimo weekend ci aspetta il Torino, fratelli di gemellaggio: sarà una festa sugli spalti, ma in campo vogliamo vedere una Fiorentina vera, compatta e determinata.

Il pareggio di Cagliari deve essere un campanello d’allarme, non una condanna. Abbiamo qualità, abbiamo mezzi: serve solo ritrovare la giusta condizione e la fame che contraddistingue la nostra storia.

Forza viola, sempre.

Scugnizzo Viola

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