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Un addio in video conferenza e gli abbracci al centro sportivo. Così Pradè ha lasciato la Fiorentina
Rassegna Stampa

Un addio in video conferenza e gli abbracci al centro sportivo. Così Pradè ha lasciato la Fiorentina

Redazione

25 Maggio · 09:48

Aggiornamento: 25 Maggio 2016 · 09:48

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Il contatto è avvenuto nella notte, preludio di una rivoluzione fin qui andata avanti a suon di piccoli, piccolissimi, passi. I Della Valle (Diego ha avuto un ruolo importante nella vicenda) parlano con Corvino, ormai svincolato da ogni onere contrattuale col Bologna, e di buon mattino arriva a Firenze Mario Cognigni, il presidente esecutivo. Primo step in sede, poi centro sportivo e infine di nuovo sede. Interlocutore privilegiato Daniele Pradè, il direttore sportivo che in questi ultimi quattro anni ha portato avanti il lavoro della società mettendo insieme tre quarti posti ed un quinto, quest’anno. Attorno alle 11, dopo la riunione che ha visto allo stesso tavolo Pradè e Cognigni con Andrea Della Valle in conference call, le prime conferme: addio all’ex diesse della Roma. All’interno del quartier generale viola, la casa dei giocatori, pure i primi abbracci: con Valentino Angeloni, uno dei capi scout, quindi anche con Andrea Rogg, il direttore generale. Poco dopo le 13 è arrivata l’ufficialità da parte della società: i rumors sono diventati tuoni, in Fiorentina si cambia.

Il comunicato per annunciare la risoluzione del rapporto con Pradè è arrivato poco dopo: ringraziamenti reciproci e titoli di coda. «Grazie a tutti», ha fatto saper l’ex ds, «qui mi sono sentito a casa». Eco di Andrea Della Valle col suo messaggio arrivato in confernce call: «Siamo stati grandi anche grazie a te». Adesso, la rivoluzione dovrà essere completata. Tra sette-dieci giorni sarà illustrato il nuovo organigramma, con il nuovo direttore sportivo e possibile ridistribuzione delle cariche, con Rogg sempre più destinato ad occuparsi delle questioni di marketing e prettamente dirigenziali. Poco dopo le 15, Pradè, abito scuro e occhiali da sole azzurri, si è avvicinato alla sua auto, una Smart grigia e verde. Si è lasciato precedere dalla responsabile della comunicazione Elena Turra, per annunciare che nelle prossime ore avrebbe voluto salutare ufficialmente tutti, città e tifoseria in primis.

Poi, verso le 15.30 ha varcato il cancello del centro sportivo, diretto verso il centro della città, a casa, in attesa di definire anche il suo futuro. Perché le richieste di Udinese, Sampdoria, dove si riformerebbe il tandem con Montella, e pure Palermo sono concrete.

 

Francesca Bandinelli – La Nazione

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