Sembrava un colpo da maestro per il Lione e una beffa per la Fiorentina: Tanner Tessmann, ex Venezia, e Orel Mangala, centrocampista belga reduce da una buona stagione in Premier League, avevano rifiutato l’offerta del club viola per abbracciare il progetto dell’Olympique Lione. Una scelta che oggi rischia di trasformarsi in un clamoroso autogol.
Nella serata di lunedì è infatti arrivata la conferma ufficiale della DNCG (Direzione nazionale di controllo e gestione francese): il Lione è stato condannato alla retrocessione in Ligue 2 a causa del pesantissimo debito accumulato dal gruppo proprietario, Eagle Football, guidato da John Textor. Una decisione che in realtà risale al 15 novembre scorso, ma che è diventata definitiva solo ora dopo che il club non è riuscito a dimostrare di aver migliorato la propria situazione economica. Nemmeno la cessione del talento Ryan Cherki al Manchester City per circa 37 milioni di euro è bastata a evitare il tracollo.
Ora il club si prepara al ricorso, ma le possibilità di ribaltare la decisione sono limitate. Intanto si fa largo un’altra incognita: il Lione ha terminato la stagione al sesto posto, ultimo piazzamento utile per l’accesso all’Europa League. Tuttavia, con la retrocessione potrebbe essere escluso anche dalle competizioni UEFA. In tal caso, ne approfitterebbe lo Strasburgo, che salirebbe in Europa League, e il Lens, ottavo in classifica, guadagnerebbe il pass per la Conference League, diventando la nuova possibile avversaria della Fiorentina nei playoff. Ma anche il Lens non gode di ottima salute economica: la situazione resta ingarbugliata.